TRAMA: Sento il gorgogliare del fiume, oltre il crinale, fuori dalla mia vista. Oltre a quel brusio, tutto il resto è silenzio.
È trascorso poco più di un anno da quando, nel 1917, tra Ben e Teddy è sbocciato un sentimento che ha reso magica un’estate incantata.
Il tepore di allora, avvertito lungo il fiume e sull’erba, scalda di nuovo la pelle in un agosto brillante in cui in un modo o nell’altro due cuori si ricongiungeranno. Un racconto intenso come il calore del sole.
Bossa, ho detto, come faccio a fare una recensione su una novella di 15 pagine? Ah non so, mi ha risposto lei. Ecco.
Come faccio? Come faccio a descrivere la malia di questo breve, brevissimo racconto? Forse con il calore del sole così magistralmente descritto da questa autrice che conosciamo così bene, Marie Sexton. Oppure dallo struggimento che ti assale quando capisci che stai immaginando una vita che si trasforma. O forse dalla dolcezza che ti attraversa il cuore quando leggi la fine che, per quanto triste, è anche piena di speranza.
Ben, giovane universitario che scappa da una terribile malattia che dilaga nella città in cui vive e Teddy, che per un motivo che appare a Ben inspiegabile, decide di arruolarsi. Siamo nel 1917 e avete già capito tutto. Lo so, lo so cosa state pensando. Ma sono poche pagine, poche pagine di un’autrice straordinaria che riesce a trascinarti dentro la storia e a trasmetterti così tante emozioni da esserne quasi sopraffatto.
Ecco, solo così posso descrivere queste pagine piene di pathos e di amore, quell’amore forte ed eterno che legherà per sempre Teddy e Ben.
Solitamente nelle recensioni non parlo di editing o traduzioni, non sapendo l’inglese non posso valutare se un lavoro è stato fatto bene, benissimo o male, malissimo, ne parlo solo quando l’errore è visibile e grossolano. Però in questo caso, voglio fare il nome della traduttrice Amneris Di Cesare perché, ok che chi scrive è Marie Sexton, ok che la trama si presta a essere straziante e suggestiva, ma se queste poche pagine mi rimarranno dentro sarà grazie anche, no direi soprattutto, alla bravura di chi ha tradotto ed editato questo testo. Quindi, Bravi!
L’ha ribloggato su Sono Solo Scarabocchie ha commentato:
“Solitamente nelle recensioni non parlo di editing o traduzioni, non sapendo l’inglese non posso valutare se un lavoro è stato fatto bene, benissimo o male, malissimo, ne parlo solo quando l’errore è visibile e grossolano. Però in questo caso, voglio fare il nome della traduttrice Amneris Di Cesare perché, ok che chi scrive è Marie Sexton, ok che la trama si presta a essere straziante e suggestiva, ma se queste poche pagine mi rimarranno dentro sarà grazie anche, no direi soprattutto, alla bravura di chi ha tradotto ed editato questo testo. Quindi, Bravi!”
grazie, sono commossa!
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Anche io ti faccio i complimenti,brava
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Grazie per le bellissime parole sulla traduzione. Sono commossa!
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Grazie a te per l’ottimo lavoro. Come ho scritto, non sono solita commentare le traduzioni anche a causa di qualche brutta esperienza passata, ma quando il lavoro è fatto a regola d’arte come il tuo secondo me va sottolineato, perchè si parla troppo poco di traduzioni ed editing quando queste sono fatte bene, mentre invece si calca troppo la mano quando non sono perfette. Penso invece che possa anche essere di stimolo per chi fa questo mestiere. Spero di leggerti ancora. CIaooooo
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L’ha ribloggato su Amarganta.
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