TRAMA: Quando aveva sedici anni, Rich Miller salvò un ragazzo mentre stava annegando in piscina. Non poteva sapere che anni dopo, come studente anziano del college e speranza olimpica nei tuffi, Rich avrebbe incontrato ancora una volta Johnny Milloway, diventato nel frattempo un grande giocatore di football – e quando Rich dice grande, intende proprio come un ‘orso’. Il timido giocatore si ricorda del suo soccorritore, e così i due ragazzi diventano amici.
Johnny non è scoraggiato dal fatto che Rich sia gay. Anzi, più trascorre del tempo con lui, più diventa curioso. Vuole conoscere tutto di quel mondo, come ad esempio cosa significhi baciare un ragazzo. Solo che non riesce a fermarsi lì.
Rich non crede che questo rapporto possa andare avanti; Johnny è etero e lui non se la sente di affrontare l’angoscia e il dolore che ne potrebbero derivare in futuro. Ha già fin troppe cose a cui pensare e il titolo di Campione del mondo è a portata di mano, mentre suo padre preferisce guardare una partita di football piuttosto che perdere tempo seguendo i tuffi del figlio. Ma Rich non ha fatto i conti con la determinazione di Johnny, e averlo nella sua vita potrebbe rivelarsi un catalizzatore di cambiamenti pronti a sconvolgerlo.
Le mani di Rich afferrarono saldamente il borsone con la sua roba. Mantenendo lo sguardo basso, spiegò: «Insomma… dormire con te… non voglio farti sentire a disagio.»
«Oh cavolo, Rich. È questo che ti preoccupa?»
Rich lo guardò e si rilassò un pochino quando vide che Johnny gli stava sorridendo. «Non ti crea problemi dormire insieme?» Quando arrivarono nella stanza di Johnny per posare il borsone, Rich si accorse che c’era un solo letto, per di più da una piazza e mezza.
«Rich, io sono cresciuto dormendo con altri ragazzi. Ogni volta che andavo a un ritiro di football dormivamo sempre almeno in due per ogni letto, per cui per me non è proprio un problema.»
«Ma…» Rich stava cercando di trattenersi dal ricordargli il fatto che lui fosse gay e Johnny no.
«Rich, quanto sei alto?» domandò Johnny.
Rich lo guardò, chiedendosi cosa avesse a che fare con la conversazione che stavano avendo. «Un metro e settantasei,» rispose comunque.
«Quanto pesi?»
«Cosa c’entra con quello di cui stiamo parlando?»
«Rispondi e basta,» insistette Johnny.
«Sessanta chili,» sbuffò Rich frustrato.
«Rich, io sono alto un metro e novantacinque per centoquattordici chili. Senza offesa, ma penso che sarei in grado di difendermi nel caso in cui, nel bel mezzo della notte, tu decidessi di diventare un maniaco sessuale.»
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