TRAMA: È il 1987. I ragazzi indossano camicie rosa della Izod, le ragazze hanno capelli vaporosi e tutti possiedono una scatola del fumo; AIDS è solo una brutta parola che rimbomba dalle città come un temporale. Un adolescente scappato di casa vaga su un lato della strada, a un battito di ciglia dalla disperazione, ed è salvato da un angelo con i capelli lunghi su una Harley.
Ma questo è solo l’inizio della loro storia.
Josiah Daniels voleva pace, tranquillità e una vita semplice, e l’ha avuta finché non ha salvato Casey dalla fame, dal freddo e dallo sfinimento. Da quel momento la vita di Joe è tutt’altro che semplice e il suo nuovo pupillo naviga un mondo che sta cambiando più rapidamente delle persone che ci vivono. Joe vuole far diventare Casey un adulto felice e produttivo, e ci riesce. Ma anche da grande, Casey non riesce a concepire una vita felice senza Joe. Il problema è far accettare a Joe che il ragazzo che ha allevato è all’improvviso l’uomo che lo vuole.
La loro relazione potrebbe morire o cambiare il mondo attorno a loro. Mentre costruiscono una casa, negoziano le nuove regole del crescere assieme e schivano le insidie della vita moderna, Casey impara che l’età adulta è più che il sesso, Joe impara che non ci sono compromessi se si vuole vivere per sempre felici e contenti, e sono entrambi costretti a capire l’unica cosa che un uomo non dovrebbe mai fare: vivere da solo.
Joe portò un braccio intorno alle sue spalle e lo attirò vicino. Dio, perfino quel corpo tremante accanto a sé era un lusso. Casey sbatté i denti e Joe lo attirò davanti a sé e rabbrividì.
“Sei perfetto per me,” mormorò e Casey si rintanò più vicino.
“Perché se ne va?” Casey lo stava guardando negli occhi e Joe si rese conto di quanto doveva abbassarsi per baciarlo, e non importava poi così tanto.
“Perché non voleva vedere questo.”
Le labbra di Casey erano fredde e l’interno della sua bocca caldo e Joe affondò in lui come se fosse un coprimaterasso in piuma. Casey si allungò e gli cinse il collo, fece un piccolo saltello e si arrampicò su Joe come se fosse un albero. Strinse le gambe intorno ai suoi fianchi, strusciando insieme le loro erezioni e ricambiando il bacio.
Joe portò le sue grandi mani sotto il sedere di Casey e continuò a baciarlo e camminare, grato per l’estate che avevano passato a posare con estrema attenzione le pietre, assicurandosi che fossero lisce, e installare la grande luce che faceva apparire la loro piccola proprietà meno vasta. Si era fatto i muscoli aiutando Lynnie e ora tutto quello che voleva era Casey, aggrappato così stretto attorno a lui che era quasi una seconda pelle. Joe attraversò la porta principale, sempre reggendo Casey, sempre assaporandolo, e chiuse la porta dietro di loro, sapendo che i cani si
sarebbero rintanati nelle grandi cucce di legno nel garage se nessuno fosse andato da loro. I cani sarebbero stati bene, ma Joe non lo sarebbe stato se avesse dovuto lasciar andare Casey.
Ooooh, Joe!
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libro bellissimo e lo immaginavo proprio così…..
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