TRAMA: Taylor Matthew ama l’azione e l’avventura e ha una speciale propensione a cacciarsi nei guai. Proprio per questo, il suo nuovo noiosissimo lavoro presso la Carmaichel & Sons gli va piuttosto stretto. Per non parlare dell’arrogante direttore esecutivo Deryl Carmaichel, che lo tratta come un nullità… e gli provoca inaspettate sensazioni. Un nuovo amico, un capo della sicurezza che non la conta giusta e una misteriosa scomparsa saranno l’inizio di una pericolosa avventura. Da quel momento, il mondo che conosceva non sarà mai più lo stesso.
Deryl Carmaichel ha tutto dalla vita. Manager rampante, uomo di successo e scapolo ambito dalle più belle fanciulle dell’alta società. Peccato che la sua vita sia solo una recita… Quando incontra lo scapestrato Taylor e lo riconosce come suo “compagno”, si rende conto che è arrivato il momento di fare delle scelte.
Ma il pericolo è in agguato e ormai potrebbe essere troppo tardi…
Abbiamo conosciuto i due protagonisti di questo simpatico romanzo nel precedente libro della saga. Taylor era il gemello del mite e responsabile Ric, mentre Deryl era lo spensierato figlio di papà, completamente diverso da Kirian, suo fratello maggiore e futuro Alpha del branco di mutaforma lupini… tutto questo almeno in apparenza.
Deryl ci è stato presentato all’inizio come un donnaiolo, ma in questo secondo episodio sarà proprio lui a spiegarci, grazie alla narrazione in prima persona, il riconoscimento praticamente immediato di Taylor come suo compagno predestinato, rendendogli molto complicato a quel punto continuare a negare, specie a se stesso, di essere gay. Sicuramente non vuole che la famiglia lo sappia, ma soprattutto non vuole che lo sappia il diretto interessato, irritante, scapestrato e, a quanto sembra, etero convinto. Purtroppo per lui, quel ragazzino petulante è sempre nei suoi pensieri e inoltre, avendolo assunto nella ditta di famiglia, più per fare un favore a Ric che per reale necessità, se lo trova sempre intorno, con il suo fare svogliato, curioso e indisponente.
In realtà Taylor è un ragazzo profondamente solo e amareggiato e l’irrequietezza che lo domina, vuoi per la voglia di rivalsa vuoi per quella felicità che gli è sempre sfuggita, lo porta spesso a infilarsi in situazioni più grandi di lui, come indagare prima sullo sfuggente capo della sicurezza Ramirez e poi sulla sparizione di Brett, il barista del titolo, conosciuto in un locale malfamato e inquietante. Molte incomprensioni e parole dure scorrono tra i due, anche se sono attratti irrimediabilmente l’uno dall’altro. Per Taylor specialmente, tutta quella passione risulta imprevista e dovrà trovare il modo di fare delle scelte e dei compromessi. In apparenza infatti sembrano agli antipodi, ma sia il giovane ragazzo umano che il ricco rampollo lupino hanno una cosa in comune: la solitudine. Inoltre il nuovo rapporto del gemello Ric ha destabilizzato molto il già fragile equilibrio della nostra simpatica scheggia impazzita (perché questo è). Pur senza volerlo, viene sempre considerato come la pecora nera della famiglia e questo lo fa molto soffrire, sofferenza che lui non vuole provare e alla quale reagisce con un’inarrestabile prepotenza.
Deryl invece, pur essendo un uomo privilegiato, è comunque il figlio minore che si è sempre sentito inferiore al fratello, succube di un padre severo e bigotto che ha messo al primo posto nella sua scala di valori prima i bisogni del branco e poi quelli della sua famiglia e che non accetterà mai un secondo coming out. Una negazione, quella di Deryl, talmente radicata da portarlo spesso a dire e a fare cose che avranno poi conseguenze pesanti, soprattutto per Taylor, come sappiamo già ampiamente detestato dal capofamiglia. La lotta interiore del “lupastro” è lunga e travagliata, a tratti divertente, ma anche ricca di sbagli e di tira e molla, come anche quella di Taylor.
Ritroviamo, a fare da contorno, personaggi molto interessanti già comparsi nel libro d’esordio di questa saga, come il bellissimo Noah Black, nipote dell’ormai acerrimo nemico del branco Carmaichel e appunto Ramirez… e qui tutto sembra condurre verso il continuo della serie. Un altro personaggio simpatico è il veterinario Eddie, stralunato amico dei gemelli, che spero di rivedere presto da protagonista in una storia tutta sua.
Personalmente, ritengo questo secondo romanzo ben strutturato, lineare e promettente di sviluppi interessanti e il POV alternato è molto accattivante. Ho notato un filo conduttore che lega questi due primi capitoli della saga, cioè il clan rivale dei Black, con tutti i loro traffici illeciti e i loro tentativi di impiantare la criminalità nel territorio del Carmaichel. L’atmosfera è divertente e ironica per buona parte del romanzo, ma poi comincia a incupirsi, specie intorno a quelli che spero siano i protagonisti del terzo capitolo. Gli argomenti trattati, infatti, non sono solo romantici ma toccano anche la consapevolezza di sé, l’importanza della famiglia e dell’essere accettato per quello che si è, il tutto condito con qualche scena molto hot. Però c’è anche una parte di suspense che mi ha fatto abbastanza rabbrividire per le implicazioni sottointese.
Relativamente al testo nel suo complesso e rispetto al primo libro, non posso far altro che notare un deciso miglioramento in questa autrice. Questo infatti ha sicuramente subito una revisione accurata (a parte i “trattini” nei dialoghi che spero spariscano al più presto e un uso un po’ smodato delle virgole). Si nota comunque l’impegno nel migliorarsi e quindi a questo punto non posso che sollecitare l’uscita del suo prossimo libro.
Bellissima recensione!! Il secondo romanzo è sempre un gradino in salita e sono veramente felice che sia piaciuto. Nel precedente capitolo, avevo deciso di presentare sia Taylor che Deryl in maniera radicalmente diversa, proprio per creare una situazione incerta e contraddittoria in questo nuovo libro. Non è stato facile descrivere lo sviluppo della loro relazione e dei loro sentimenti, risultando comunque credibile. Mi ha fatto piacere notare che Mrs. Darcy ha colto completamente nel segno, sviscerando perfettamente entrambi i personaggi.
Grazie mille 🙂
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non vedo l’ora di leggere il terzo capitolo,hai inserito diversi elementi che mi hanno incuriosita.
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Sono davvero curiosa di scoprire le vicende di questi nuovi protagonisti, anche perché nel primo libro mi ero persuasa che no, non potevano essere compagni… visto che Deryl non si era fatto scrupoli ad attaccare Taylor e quest’ultimo, a differenza del fratello, non aveva sentito le fantomatiche campane suonare. Era una finta per depistarci? 😉
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Grazie a entrambe per l’interesse dimostrato. Ho molte idee interessanti per il prossimo romanzo e non vedo l’ora di cominciare a metterle su carta. Per quanto riguarda Deryl, è vero che attacca Taylor (ma solo verbalmente, perché in forma di lupo si avventa su Ric e non su Taylor), ma il suo comportamento contraddittorio viene ampiamente spiegato in quest’ultimo libro 🙂
Per quanto riguarda le campane… beh, probabilmente il nostro svagatissimo Taylor era un po’ sordo da quell’orecchio ahah
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