Tre libri sopra il cielo

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#SVEGLIATITALIA

20160123_170819_resizedSabato 23 Gennaio 2016, come tutti sapete, si è svolto in 100 piazze (italiane ed estere) la manifestazione “#SVEGLIATITALIA”.

Questo reportage, piccolo piccolo, nasce dalla nostra voglia di rendervi partecipi di quella che è stata una data storica, sia per l’enorme risposta data dalla popolazione italiana (la prima volta in assoluto e in particolar modo per la mia piccola città, Mantova) sia perché… è stata bella. Bella e basta. Quindi ecco qua la telecronaca di quella che per me è stata una giornata assolutamente emozionante.

 

A metà pomeriggio, dopo aver caricato sulla mia scalcagnata macchinetta la mia amica e compagna di avventure Barbara Villa, meglio nota come Bau e con un migliaio di altri nomi che le affibbio con regolarità, ci siamo recate in piazza Mantegna, proprio nel centro storico di Mantova, davanti alla splendida Basilica di S. Andrea. Non credo che la scelta della location sia stata un caso, ma alla sua domanda “É una provocazione?”, ho risposto “Oggi non ha importanza, perché oggi è una data straordinaria”.

Quando arriviamo (con un freddo infernale da gelarsi mani, piedi e nasi), troviamo già circa 300 persone e l’atmosfera che si percepisce è festosa e serena. Inizialmente mi era quasi partito un embolo perché, all’inizio di Corso Umberto (ma non vicino in termini di passeggiata), era stato posizionato anche un banchetto di Forza Nuova. Per un attimo ho temuto il peggio, ma per fortuna è andato tutto bene, anche grazie al massiccio assembramento di Forze dell’Ordine presenti nella piazza.

20160123_172250_resizedCi sono tanti bambini, tanti giovani, ma anche tante persone di una certa età, tante famiglie, ci sono bandiere arcobaleno e della pace (se avete letto il nostro approfondimento, sapete che non sono la stessa cosa… VERO CHE L’AVETE LETTO?????), palloncini rossi a forma di cuore, striscioni e tanti manifestini. La folla emana positività, forse perché consapevole che questa manifestazione, a Mantova, è qualcosa di insolito.

 

Mantova infatti, magnifica e sperduta cittadina di provincia, è nota come la città dell’indifferenza. Qui non si sono mai registrati gravi episodi di omofobia (almeno non di cui io sia a conoscenza), perché è sempre stata proiettata verso la tradizione contadina e sul “Vivi e lascia Vivere”. Qui si mangiano i salami, i tortelli di zucca (gnamme) e si beve il lambrusco. Ci sono decine e decine (aiutatemi a dire “decine”) di feste paesane dove l’occupazione principale è mangiare, mangiare in compagnia, mangiare e basta. Certi argomenti non si affrontano, non perché siamo tutti bigotti, piuttosto perché non interessano. Finché c’è la sagra, finché si mangia il salame e si beve il lambrusco, tutto il resto non conta.

Invece, ora non sarà più così. Perché anche Mantova, FINALMENTE, ha tirato fuori la testa dalla sabbia e ha fatto sentire la sua voce. Certo, il nostro contributo è stato minore rispetto alle migliaia di persone che si sono riunite nelle grandi città, ma per il nostro capoluogo, isolato dalla terraferma dai suoi tre laghi creati da un’ansa del fiume Mincio, è stato un balzo da gigante. Spero solo che non si fermi tutto qui.

 

20160123_172418_resized“L’amore non fa differenze” è il motto che si legge sullo striscione sorretto dai manifestanti davanti alla Chiesa (sì sì, lo so che non si vede, ma è lì, giuro!). È questo desiderio di ottenere gli stessi diritti per tutti i cittadini che ha spinto queste persone a scendere in piazza, rispondendo al richiamo lanciato dalle associazioni Arcigay, Arcilesbica, Agedo (Associazione Genitori di Omosessuali), Famiglie Arcobaleno e Mit (Movimento Identità Transessuale). Molte le associazioni e gli esponenti politici che hanno aderito, compreso il sindaco Mattia Palazzi.

Tutte le fasce di età si sono raccolte per dare sostegno alla causa delle Unioni Civili e per dimostrare l’appoggio al disegno di legge Cirinnà (ndr. oggi doveva essere presentato in Senato, ma la discussione è stata rimandata a martedì 2 Febbraio, DOPO il Family Day).

 

Gli interventi sono molteplici e non sempre riesco a capire tutto. Ho cercato di avvicinarmi il più possibile (le mie foto fanno schifo, lo so), ma sicuramente mi sono persa qualcosa, motivo per il quale riporto qui una parte della dichiarazione – estrapolata dalla Gazzetta di Mantova – di Diego Zampolli, presidente di Arcigay Mantova:

“Quello che chiediamo è che la legge Cirinnà, che è solo un piccolo passo verso l’uguaglianza, passi senza modifiche, che andrebbero a depotenziare i diritti civili. Rispetto agli altri paesi europei, che hanno da tempo leggi più strutturate, l’Italia è molto indietro: siamo uno dei pochi stati a non prevedere il matrimonio egualitario. La famiglia è il luogo dove ci si sente amati e non si tratta di chi vale di più o di chi vale di meno”.

20160123_172244_resizedA questo punto, ecco che mi perdo di nuovo… tutti cominciano ad armeggiare coi cellulari e io chiedo alla Bau cosa cavolo stanno facendo, ma lei ne sa quanto me (Bau Bau, che ti porto in giro a fare io?). Mea culpa, NON sapevo del Flash Mob organizzato, NON avevo capito che il titolo della manifestazione #SVEGLIATITALIA, fosse strettamente connesso a questo atto particolare. Tutti intanto armeggiano con i cellulari, mentre dal microfono mi arriva qualche parola, tipo: orario e facciamo squillare e… Alloraaa Bauuuuu, ma tutto ti devo dire?? Ma che ne sapevo iooooo?

Presto presto, cellulari, tablet, impostazioni… no no calendario, no no, sveglia… intanto che io mi affanno a capire cosa e soprattutto come fare ciò che tutti stanno già facendo, tutti i cellulari si mettono a squillare e io rimango lì come un’allocca (Bossa, gli allocchi sono proprio così??) a guardarmi in giro, disperata dal non aver potuto partecipare attivamente a questa iniziativa. Girandomi verso la Bau faccio anche il mescolino, ma ormai è tardi e lei mi ride proprio in faccia. Quando parte l’applauso però mi unisco alla folla, dimenticandomi del tablet che ho sotto il braccio, che infatti cade e del cellulare che ho in mano, che si prende una mano di pacche non indifferente.

Ma il messaggio è arrivato, l’avvertimento per il Governo è partito: il tempo è scaduto.

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Ecco le parole del Sindaco Palazzi: “Dobbiamo recuperare un ritardo. Da due, tre settimane la maggioranza ha depositato una proposta per il registro delle unioni civili: entro primavera sarà senz’altro approvato”.

Forza allora, andiamo avanti, si deve andare avanti. Ormai il vento del cambiamento sta arrivando anche qui, nella nebbia densa come melassa che tutto nasconde e camuffa. Non si può, non si deve più tornare indietro.

 

FOTO1p.s. Io e la Bau eravamo congelate, camminavamo trascinandoci i piedi trasformati in blocchi di ghiaccio e quindi siamo andate a farci un bell’aperitivo, scambiandoci emozioni a caldo e al caldo soprattutto, dopo quello che per me è stato un pomeriggio indimenticabile. È stata brava anche lei a sopportare la mia crescente esaltazione, che ho poi ripagato portandola a mangiare un bel risotto… non vi ho forse detto che qui è quello che si fa?? Si mangiaaaaa!!

 

fonte: http://www.gazzettadimantova.gelocal.it

 

Selvaggia

5 commenti su “#SVEGLIATITALIA

  1. M. B. Sullivan
    28 gennaio 2016

    L’ha ribloggato su Pensiero Satellite.

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  2. Ilaria
    29 gennaio 2016

    Bellissimo reportage, brave voi e i vostri concittadini ad aver partecipato così numerosi! Le cose stanno cambiando e in tanti siamo favorevoli a questo cambiamento, non è il contrario come vorrebbero farci credere; perciò avanti tutta!!

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    • selvaggia
      29 gennaio 2016

      L’hai detto Ilaria, AVANTI TUTTA. E grazie per le tue belle parole. Un abbraccio

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  3. Sara S
    29 gennaio 2016

    Da mantovana sono davvero soddisfatta della partecipazione che la manifestazione ha riscosso! Grazie Selvaggia per il bellissimo reportage.

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Questa voce è stata pubblicata il 28 gennaio 2016 da in reportage con tag , .

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