TRAMA: Nicholas Cartwright ha fatto tutto ciò che era in suo potere per dimenticare la notte di sei mesi prima a Senaka, quando il suo compagno predestinato l’ha rifiutato, lasciandolo distrutto e disilluso. Si è buttato nel lavoro, consumandosi fino all’esaurimento, e trova ormai intollerabile il tocco di chiunque altro. Improvvisamente il suo compagno ha bisogno del suo aiuto e gli chiede forse più di quanto Nick riesca a dare.
Thayne Whitedove è sempre stato un nomade. Passa i giorni sulla strada e le notti tra le braccia di qualche facile conquista, fino a quando un fatidico sbaglio non lo costringe a tornare a casa per trovare conforto. Purtroppo, l’unico modo per rimediare al suo errore di giudizio è accettare la sola cosa che non ha mai voluto: il suo compagno. Thayne deve decidere se fuggire oppure restare e lottare per ottenere il perdono di Nick.
Da quando nell’agosto dell’ormai lontanissimo 2013 ho letto il precedente libro della serie, “Caccia a Seth”, ho desiderato e atteso ardentemente un seguito, così quando finalmente l‘ho avuto sotto gli occhi ero sì entusiasta, ma avevo anche un po’ in apprensione: e se fosse stato inferiore alle mie così grandi aspettative? Il primo romanzo mi era piaciuto molto, ma devo dire che il mio personaggio preferito già allora era stato Nick, ragazzo buono, bello, leale e sempre pronto a sacrificarsi. Anche Thayne devo dire, a parte la “stronzaggine” ampiamente esibita, mi aveva incuriosita molto.
Questo secondo libro comincia da dove era finito il primo: il mutaforma lupino Kasey ha trovato un’intesa perfetta con il suo compagno Seth, ormai accettato nel branco di nativi americani dopo la scoperta che il loro popolo non ha l’esclusiva della “lupaggine”. Ora il loro Alpha Jeremiah ha deciso di incontrare gli altri branchi ogni sei mesi, per conoscersi e per favorire eventuali unioni tra compagni designati.
Un lieve salto indietro nel tempo ci descrive il primo incontro tra Nick e Thayne, molto hot ma con un brutto finale: il nostro bel nativo americano, avendo scambiato Nick per un mutato (un umano tramutato in un mutaforma instabile e molto pericoloso), lo attacca con violenza e solo più tardi gli verrà spiegato l’equivoco. Al danno si aggiunge la beffa perché Nick e Thayne sono anche compagni per la vita e, oltre a questo, Thayne custodisce un enorme segreto che condiziona pesantemente tutte le sue scelte.
Ormai sono passati sei mesi da allora e la lontananza è sempre più difficile, sia per Nick che è ormai al limite dell’esaurimento, sia per Thayne che ora è a un bivio: continuare a fuggire o affrontare il passato e arrendersi al suo destino, magari proprio con Nick che nonostante i continui rifiuti decide di non abbandonarlo. Riuscirà Nick a perdonare Thayne per il tutto il dolore che gli ha inflitto? E Thayne sarà in grado di perdonare se stesso?
Agguati cruenti, lotte sanguinose, rivelazioni improvvise, incidenti pericolosi condiscono la seconda parte di questo bellissimo romanzo che personalmente ho trovato superiore al precedente; i personaggi sono più strutturati e credibili e la scrittrice riesce a farci entrare nella loro mente e nel cuore, presentandoceli come sono nella loro interezza, con i loro pregi e i loro difetti. Inoltre ci sono anche molti personaggi secondari di indubbio spessore, tra cui Cole, il figlio dell’Alpha del branco di Nick, che potrebbe avere una sua storia in futuro… speriamo.
Non vedo l’ora di leggere il prossimo libro anche se, ahimè, visti i tempi di pubblicazione e traduzione, forse dovremo aspettare molto, ma sono sicura che ne varrà la pena. Come avrete capito il mio giudizio finale è più che positivo: ottima storia, protagonisti fantastici, buon mix di romanticismo e passione, con una buona dose di suspense molto avvincente.