TRAMA: Quando re Harold costringe il principe Gerome, suo figlio, a unirsi a un perfetto sconosciuto, al fine di salvare il suo bambino non ancora nato, lui accetta con la morte nel cuore e dice addio a tutti i suoi sogni di trovare l’amore. Gerome è ferito e tratta il suo compagno nel modo in cui gli è sempre stato insegnato: usando la forza e la sottomissione. Ma con Luis non funziona.
Quando Luis viene costretto a unirsi a un estraneo, il suo mondo finisce. Il giorno prima era uno studente spensierato e quello dopo un principe vampiro ha preteso la sua sottomissione. Non può fuggire, ma può nascondersi e odiare in silenzio. Così si isola, chiudendosi sempre più in se stesso, fino a divenire un guscio vuoto.
I due uomini non hanno la possibilità di trovare l’amore l’uno nell’altro, fino a quando un amico non interviene. Potrà Gerome dimenticare quello che gli è stato insegnato per tutta la vita? E sarà possibile per Luis dimenticare ciò che gli è successo? Riusciranno ad avere il loro lieto fine? Potrà mai sbocciare l’amore laddove esiste solo l’odio?
Eccoci finalmente giunti al terzo volume della saga M-preg (Male pregnant, gravidanza maschile) di Chris McHart. Tempo fa, l’autrice aveva preventivato quattro libri in totale, ma questo volume è molto più corposo dei precedenti, contiene più del doppio delle pagine, quindi non so se siamo arrivati alla conclusione, anche se non mi dispiacerebbe dar spazio ad altri personaggi – le coppie in via di sistemazione non mancano – e sarebbe bello leggere ancora su questa strana ‘famiglia allargata’.
La trama riparte facendo un lungo passo indietro, raccontandoci gli eventi finali del secondo libro, ma dal punto di vista di Gerome. E, se da un lato la curiosità è inferiore, perché si sa già cosa accadrà, dall’altro è interessante scoprire i pensieri, le paure e i desideri del vampiro tenebroso.
Dopo un’impressione non proprio positiva nel primo libro, avevo già rivalutato il suo personaggio nella mia precedente recensione, ma qui mi sono trovata a provare sentimenti ambivalenti verso di lui. Gerome, per sua natura buono e generoso, è invece un’anima tormentata, plagiata da anni di insegnamenti arcaici, fatti di sottomissione, obbedienza e forza coercitiva, ha un ruolo istituzionale imposto dal suo rango e non ha il diritto di vivere come vuole.
Come già sappiamo, per salvare Alex e il loro bambino, Gerome non esita a sacrificarsi, unendosi a un perfetto sconosciuto in una vita destinata all’infelicità – e questo è a dir poco lodevole –, ma allo stesso tempo non si preoccupa del trauma di Luis, derivante dalla loro unione. Certo, sono entrambi vittime, ma Gerome – in un certo senso – accetta l’accoppiamento imposto, mentre Luis non ha voce in capitolo, è solo merce comprata.
Dentro il vampiro c’è un continuo alternarsi di stati d’animo, in una sfinente battaglia interiore, che sfocia in atteggiamenti e azioni contrastanti verso il compagno. La loro convivenza inizia nel peggiore dei modi e si dovrà davvero toccare il fondo prima della lenta risalita verso la felicità, in una strada tutt’altro che rettilinea, fatta di scossoni, retromarce, sensi unici e inversioni. Per fortuna che ci saranno Sam e Alex a sostenerli, così come il segugio D, assieme ad altri parenti che li aiuteranno non solo come coppia, ma anche verso un progetto ben più importante e ambizioso.
Le scene di natura sessuale non sono molte, ma gradevoli ed esplicite. Come già detto nella sinossi, ve n’è una che si potrebbe considerare di dubbio consenso, dovuta alla costrizione del patto, ma non risulta disturbante o offensiva. Il libro tocca argomenti sensibili, come le unioni forzate (che purtroppo accadono ancora nel mondo), la depressione, la violenza domestica e molto altro, ma i toni non sono mai eccessivamente cupi o drammatici, quindi ne esce una lettura piacevole, supportata da un ottimo editing nella traduzione italiana.
Libro consigliato a chi ama le storie M-preg e imperdibile per chi ha letto i precedenti.