TRAMA: Con un atto di eroismo e sacrificio, la sorella di Anderson Rawn lo salva dalla distruzione della loro piccola colonia mineraria, ma le sue azioni condannano il tredicenne a dieci anni di solitudine nell’iperspazio, nel viaggio alla ricerca di una nuova casa. Usando l’elettronica e la disperazione, Anderson si costruisce una famiglia per tenergli compagnia, ma la famiglia non sempre è una benedizione.
Quando finalmente Anderson arriva, C.J. Poulson lo accoglie con curiosità e stupore, perché chiunque sopravviva a un inferno e reinventi la scienza olografica è una leggenda e merita il rispetto di C.J. Ma più questi indaga su come Anderson sia sopravvissuto negli ultimi dieci anni, più si sente attratto da una fantasia davvero pericolosa, una fantasia che può offrire la chiave della salvezza di Anderson e della sua distruzione.
Nonostante le sue migliori intenzioni, C.J. non può resistere alla seduzione di Anderson. La loro attrazione rischia di distruggerli entrambi, perché il cuore di un uomo che riesce a sopravvivere alla distruzione del suo popolo e a rimanere consapevole di sé è il cuore di un vero uomo, e non potrà essere rinnegato.
Quando un’esile figuretta scende la scaletta della navicella proveniente da un decennale viaggio nello spazio, l’intero personale della stazione spaziale trattiene il fiato. Il ragazzo che sta scendendo è l’unico sopravvissuto dell’intera popolazione di un planetoide minerario distrutto da un meteorite più di dieci anni prima. L’unico sopravvissuto? O nella navicella c’è sempre stato qualcun altro a fargli compagnia?
Da subito si comprende che in quei dieci lunghissimi anni di isolamento forzato, qualcosa di incredibilmente malsano è accaduto nell’ambiente circoscritto della navicella e quando Anderson comincia a parlare dei suoi “amici ologramma”, Kate, Bobby, Henry e Risa, gli psicologi capiscono che la mente del ragazzo è devastata. Ma saranno i lividi sul suo corpo provocati da Alpha, abusivo “amante” del ragazzo, che sconvolgeranno Cassie e C.J. i due fratelli che si prendono carico di Anderson.
Uno dei pochissimi romanzi di fantascienza (al tempo della sua pubblicazione penso fosse l’unico) nel panorama del MM italiano e ancora mi chiedo come mai sia stato così sottovalutato sia dai lettori che dagli addetti ai lavori.
Io l’ho trovato splendido, scritto in maniera magistrale e con dei personaggi (anche quelli secondari) descritti magnificamente. Quello che più mi ha appassionata è stato il lato strettamente psicologico: ciò che si nasconde nella mente di Anderson è spiazzante e allo stesso tempo sconvolgente. La Lane ci accompagna in uno struggente viaggio nella mente umana, dimostrandoci ciò che essa può creare allo scopo di difendersi dall’orrore e dal dolore.
Anderson è un personaggio incredibilmente complesso ma – nonostante il grave disagio psicologico che lo affligge – non è un debole, anzi, possiede un carattere d’acciaio e una spietata lucidità che lo portano a comprendere perfettamente le proprie condizioni. Nel momento in cui chiede a C.J. quanto esattamente pensi che lui sia pazzo, mi sono commossa e non nascondo di aver pianto nelle pagine in cui Cassie e C.J. (sconvolti) si ritrovano a rivedere le registrazioni degli incredibili e infernali dieci anni vissuti da Anderson, in compagnia dei suo mondo immaginario e dei suoi personalissimi demoni.
Ognuno degli ologrammi da lui programmati è un filamento della sua personalità, fino a che, il dolore e il senso di colpa per averne dovuti “cancellare” alcuni a causa della troppa dispersione di energia, scatenano l’oscuro Alpha, nato per essere un amante ma ben presto divenuto carnefice. Da lì… i primi problemi, angoscianti, inspiegabili o magari no.
Il personaggio di Anderson mette un pochino in ombra quello di C.J. (unico appunto che mi sento di fare al romanzo), che subisce l’affascinante e ambigua personalità del ragazzo venuto dallo spazio. C.J. rimane comunque un protagonista simpatico e irriverente, anche lui con problemi di stima e di accettazione che lo affliggono dall’adolescenza. La storia d’amore tra i due è ardua, costellata da enormi difficoltà e sicuramente un po’ troppo “affollata”, ma questo renderà solo più dolce il bellissimo epilogo.
Un libro assolutamente da rivalutare che consiglio vivamente.
concordo in pieno:troppo sottovalutato,meritava molto di più,invece è passato sotto silenzio e non viene mai menzionato.
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Sì, un libro che meritava sicuramente di più; forse quando è stato pubblicato i tempi non erano ancora maturi e i lettori erano molti di meno,ma spero che questa recensione serva a farlo conoscere anche a chi si sta avvicinando adesso al mondo degli MM.
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