Tre libri sopra il cielo

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RECENSIONE IN ANTEPRIMA: “ATTRAZIONE GRAVITAZIONALE” di Angel Martinez – 7 Marzo 2017

attrazione-gravitazionale
TITOLO: Attrazione gravitazionale
TITOLO ORIGINALE: Gravitational Attraction
AUTORE: Angel Martinez
CASA EDITRICE: Dreamspinner Press
TRADUZIONE: Victor Millais
COVER ARTIST: Anne Cain
GENERE: Sci-fi
E-BOOK:
PAGINE: 266
PREZZO: $ 6,99 su Dreamspinner 
USCITA: 7 Marzo 2017
LIVELLO DI SENSUALITA’: Medio Alto
LINK DI AMAZONAttrazione gravitazionale
 

TRAMA: Attirato da una misteriosa richiesta di soccorso, l’equipaggio della nave mercantile Hermes trova alla deriva nello spazio un vascello militare in apparenza vuoto. Al suo interno, sangue e resti umani imbrattano i corridoi e vi è un unico sopravvissuto, rinchiuso in una cella di custodia. L’uomo, bellissimo ma traumatizzato, attira l’attenzione dell’addetto alle comunicazioni della nave, Isaac Ozawa, che decide di prendersene cura, offrendogli la gentilezza e il calore di cui l’altro ha bisogno dopo gli orrori vissuti.

Isaac ha imparato sulla propria pelle cosa significhi essere diverso, essere un emarginato, e questo rafforza il loro legame. Un tempo pilota promettente, ha subito dei danni fisici dopo che il suo cervello non è riuscito a fondersi con l’impianto necessario a pilotare i potenti caccia della Flotta. Il cervello di Turk non è da meno. Come risultato di un esperimento militare fallito, le sue naturali capacità sono state aumentate a livelli pericolosi.

Quando un ammiraglio senza morale e assetato di potere rapisce Isaac, usandolo per convincere Turk a diventare l’arma catastrofica che ha sempre sognato, saranno necessari tutta la forza di Turk, l’ingegnosità dell’equipaggio della *Hermes*, l’aiuto degli enigmatici Drak’tar e la testardaggine dello stesso Isaac per riuscire a salvare l’intero universo.

MOKINANel panorama della letteratura MM – tradotta in italiano – non sono molti gli Sci-fi, oserei dire che sono pochissimi ed è un vero peccato. Esistono innumerevoli paranormal fantasy, qualche fantasy puro ma i libri di fantascienza si contano sulle dita di una mano.

Attrazione gravitazionale è a tutti gli effetti uno Sci-fi, con la classica ambientazione all’interno di astronavi intergalattiche, battaglie spaziali e pianeti lontani abitati da popolazioni misteriose. Ci sono stati momenti, durante la lettura, in cui mi aspettavo da un momento all’altro di veder spuntare Kirk e tutto il suo equipaggio sul ponte di comando dell’Enterprise. A partire dall’amata Uhura,  ufficiale addetto alle trasmissioni, stesse mansioni del nostro adorabile protagonista Isaac.

Unica differenza tra l’Enterprise e l’Hermes è che quest’ultima è una nave cargo, diretta con piglio energico dal Capitano Drummond, personaggio carismatico e battagliero che ho apprezzato moltissimo. L’Hermes risponde a un segnale di SOS e recupera Turk, unico sopravvissuto a una strage che ha ucciso tutti i membri dell’equipaggio della nave che lo trasportava.

Turk è un Corzin – etnia di guerrieri misteriosi che vive isolata su un pianeta lontano – e nasconde innumerevoli segreti. L’ex-pilota Isaac è da subito intrigato e attirato dall’enorme guerriero e tra i due si instaura da subito un forte legame che molto presto si trasforma in amore.

L’inizio di Attrazione gravitazionale mi ha letteralmente travolta. Il giusto mix di azione, mistery e romanticismo mi ha affascinata, così come il tenero e sensuale rapporto che si sviluppa tra i due protagonisti. A questo bisogna aggiungere la fervida fantasia dell’autrice che ci trasporta in mondi sconosciuti e ce li descrive in maniera semplice ed evocativa, praticamente con i sottotitoli per i non-tecnologici come me, e di questo la ringrazio.

Anche la parte che si svolge sul pianeta di Turk, con le problematiche relative alla salute di uno dei personaggi principali e la relativa scoperta di una società molto particolare, mi ha affascinata (anche se mi sarebbe piaciuto scoprire qualcosa di più sull’ambiguo rapporto tra i Corzin e i Drak’tar) e incuriosita.

Ulteriore fattore positivo di questo romanzo è la cura con cui sono stati tratteggiati i vari comprimari, uno più affascinante dell’altro, anche se l’oscar se lo aggiudicano sicuramente Travis e Rand. Un libro molto bello che purtroppo si perde verso i tre quarti della narrazione, quando la trama si incentra esclusivamente sulla battaglia finale, rendendo la lettura un po’ ripetitiva e a tratti noiosa. La resa in italiano è ineccepibile, così come l’editing, mentre la cover (che è comunque quella americana) non mi ha particolarmente entusiasmata.

Per concludere, Attrazione gravitazionale mi è piaciuto, ma è indubbio che io sia di parte, infatti sono cresciuta a pane e fantascienza e adoro il genere; proprio per questo mi sento di consigliarne la lettura a un pubblico appassionato di fantasy o sci-fi.

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Questa voce è stata pubblicata il 6 marzo 2017 da in Recensione in anteprima, Romance, sci-fi con tag , , , .

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