Tre libri sopra il cielo

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RECENSIONE IN ANTEPRIMA: “RISE – Una favola gay” di Keira Andrews & Leta Blake – 16 Giugno 2017

TITOLO: Rise – Una favola gay
TITOLO ORIGINALE: Rise – A gay fairy tale
AUTORE: Keira Andrews & Leta Blake
TRADUZIONE: Francesca De Luca
CASA EDITRICE: Triskell Editore
GENERE: Fantasy
E-BOOK:
PREZZO: € 3,99  su Amazon
PAGINE: 113
USCITA: 16 Giugno 2017
LIVELLO DI SENSUALITA’: Medio
LINK PER L’ACQUISTORise: Una favola gay

TRAMA: Cosa succede quando Jack incontra un uomo affascinante in cima alla pianta di fagioli?
Voci sull’esistenza di un tesoro hanno spinto cacciatori di fortune ad arrampicarsi su quella magica pianta di fagioli, fino ad arrivare a un misterioso castello tra le nuvole. Quelli che sono sopravvissuti hanno raccontato di un gigante malvagio che protegge oro e gioielli luccicanti con selvaggia ferocia. Nessun uomo sano di mente oserebbe arrampicarsi, ma Jack non ha nulla da perdere. Evitato da tutti per i suoi maledetti capelli rossi e abbandonato dal suo amante crudele, vuole disperatamente trovare una vita di fuga dalla sua vita.

Rion non è un gigante, ma solo un uomo su cui ricade l’enorme peso di proteggere l’eredità della sua famiglia. È un uomo solo, ma con un profondo senso del dovere. Quando incontra Jack, tutto il suo mondo viene stravolto. Dopo un confronto di fuoco, l’attrazione tra i due è innegabile. Isolati, su tra le nuvole, Jack e Rion si abbandonano al desiderio, legandosi l’uno all’altro. Avranno il coraggio di lasciar andare il loro passato e inseguire i propri sogni?
Molto presto si ritroveranno a dover proteggere il tesoro e le loro stesse vite da una nuova minaccia. E, questa volta, hanno tutto da perdere.

 

Come la sinossi chiaramente descrive, questo romanzo è la rivisitazione della celebre favola di “Jack e il fagiolo magico” e infatti gli elementi principali ci sono tutti: la pianta magica di fagioli, il castello del tesoro, il gigante, jack e la sua mucca, anche se non sono propriamente come ce li ricordavamo.

Jack è un giovane uomo povero e molto solo, non ha mai conosciuto il padre mentre la madre e la sorella non sono certo affettuose con lui, anzi, lo disprezzano come tutto il villaggio dove vive, a causa dei suoi capelli rossi. Sin da piccolo questo insolito e unico “difetto” ha pesantemente condizionato la sua vita, tra scherzi, discriminazioni e vessazioni più o meno gravi, rendendogliela triste e solitaria, aggravata anche dal fatto di desiderare gli uomini e non le donne, cosa che naturalmente deve ben celare per non peggiorare notevolmente la sua condizione.

Da molti anni una strana pianta cresce fuori dal villaggio verso il cielo dove, sopra le nuvole, la leggenda narra di un castello stregato abitato da un ricchissimo e terribile gigante, avaro e spietato, come raccontano i pochi sopravvissuti che tanno tentato di rubare il suo tesoro.

Jack ogni anno sogna di scalare la pianta gigantesca e di trovare il tesoro, principalmente per fuggire lontano da tutti e avere una vita migliore, ma la paura dell’ignoto lo ha sempre frenato, fino a quando un debito da saldare e la sua completa solitudine lo spingono a tentare.

In cima alla pianta magica c’è sì un castello e forse un tesoro, ma non il temuto gigante, sorprendentemente infatti c’è un altro uomo solo e triste, ultimo rimasto della sua casata di guardiani del famigerato tesoro, votato dal giuramento fatto al padre morente, di proteggerlo e di continuare la stirpe dei guardiani, pertanto presto dovrà cercarsi una moglie, anche se i suoi sogni e desideri non sono per nulla rivolti al genere femminile.

Questi due uomini così distanti e all’apparenza diversi si incontrano, anzi si scontrano, per il tesoro, e nonostante siano subito attratti l’uno dall’altro, il dovere e il bisogno sono in contrasto e un lieto fine sembra impossibile. Purtroppo Jack non è l’unico a essere interessato al tesoro e anche il suo guardiano può essere in pericolo…

Questo romanzo è tratto da una favola, ma le autrici sono riuscite a tramutarlo in un buon fantasy dove la parte sentimentale è sì importante, ma non snatura la base della storia. Ho apprezzato l’approfondimento dei protagonisti con il loro carico di dolore e solitudine, la parte sensuale è sviluppata ma coerente con il tipo di racconto, mentre avrei voluto qualche parola in più per i pochi personaggi secondari, come la madre e la sorella di Jack (egoiste senza pari), il cattivo per antonomasia Adair, ma anche per il contesto della storia.

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