Buongiorno amici e amiche di “Tre libri sopra il cielo“, oggi tappa finale di questo fantastico blog tour, con la recensione della nostra Federica del primo libro di una saga fortemente apprezzata all’estero e che finalmente è arrivata anche qui da noi, grazie alla Triskell Edizioni.
Parliamo ovviamente (visto che avrete seguito DI SICURO le altre tappe del blog tour) de IL PRINCIPE PRIGIONIERO, di C.S. Pacat.
Buona lettura.
TRAMA: Damen è un guerriero e un eroe per il suo popolo, nonché il legittimo erede al trono di Akielos. Ma quando il fratellastro si impadronisce del potere, Damen viene catturato, privato del suo nome e spedito a servire il principe di una nazione nemica come schiavo di piacere.
Bellissimo, manipolatore e pericoloso, il suo nuovo padrone, il principe Laurent di Vere, rappresenta tutto il peggio della corte di quel paese. Ma all’interno di quella letale ragnatela politica niente è come sembra, e quando Damen si trova, suo malgrado, invischiato nelle macchinazioni per il raggiungimento del potere, è costretto a collaborare con Laurent per sopravvivere e salvare la sua casa.
Per il giovane condottiero, a quel punto vige, una sola regola: non rivelare mai, in nessun caso, la propria identità, perché l’uomo da cui dipende è anche colui che, più di chiunque altro, ha motivo di odiarlo…
Inizio subito con un avvertimento: non aspettatevi il solito romance! Se pensate di trovarvi davanti a una romantica storia d’amore rischiate di rimanere deluse, dovete aprire la mente a una storia diversa. Vi avviso perché è un errore che ho fatto io stessa. Cercavo di capire quando e fra chi sarebbe nata la storia d’amore e ho rischiato di rovinarmi una lettura avvincente.
Per carità, non dico che a un certo punto non ci possa essere, ma questa è una trilogia, per cui bisognerà vedere come evolverà la storia nei prossimi libri. Qui di romanticismo ce n’è poco o nulla, il sesso è crudo, violento e voyeuristico. E’ un fantasy storico che ricorda il Trono di spade (la serie tv, non ho ancora letto i libri), per cui per gli amanti del genere sarà sicuramente un’ottima lettura.
Il principe Damianos di Akileos, tradito dal suo fratellastro, viene ceduto in dono, con il “falso” nome di Damen, come schiavo di piacere al Principe di Ver, Laurent, acerrimo nemico del popolo di Akileos. Tanti anni prima in una sanguinosa battaglia, proprio il principe Damen era stato l’artefice della sconfitta di Ver, per cui è fondamentale che nessuno scopra chi lui sia in realtà. Questo vuol dire subire e accettare le barbare usanze di questo popolo, fingendo di essere uno schiavo, aspettando l’occasione giusta per fuggire.
Viviamo la storia dal punto di vista di Damen e vediamo come le culture delle due nazioni siano profondamente diverse. Mentre Akileos è un paese civile e progredito, Ver viene dipinta come una nazione con usanze, ai nostri occhi, incivili, con una corte opulenta, ma lasciva e lussuriosa. La parte forse più debole della storia, secondo me ovviamente, è che non abbiamo una chiara visione dei sentimenti di Damen. E’ spesso più uno spettatore che parte integrante dell’azione e attraverso i suoi occhi vediamo sì tutto, ma ho avuto difficoltà a “sentire” le sue emozioni.
E’ una storia piena di intrighi di palazzo, tradimenti, doppi giochi, non si sa mai qual è la verità e appena si ha la sensazione di aver capito qualcosa, di aver dipanato la matassa, ecco che tutte le certezze crollano. Damen è un personaggio positivo, è il buono della storia, questa è l’unica certezza che abbiamo, tutto il resto è cangiante.
Il principe Laurent invece è assolutamente un mistero. All’inizio sembra un personaggio odioso, ma man mano che ci addentriamo nella storia capiamo che ha una miriade di sfaccettature. Alla fine del libro il mio giudizio su di lui è ancora in sospeso e sono molto curiosa di vedere come si evolverà la storia nei prossimi capitoli.
Anche se, essendo il primo libro di una trilogia, rimaniamo con molte questioni aperte, non siamo vittime di un brutale cliffhanger. Ovviamente la curiosità di vedere cosa accade dopo c’è, ma possiamo dormire serene in attesa del secondo volume.