TRAMA: Travis stava alla Sutton Station da poco più di un anno. Tecnicamente eravamo fidanzati, ma non lo avevamo detto a nessuno.
Lui era felice anche solo di sapere che avevo detto di sì, e io dovevo affrontare alcune cose per schiarirmi le idee.
Sapere di essere all’altezza di Trav era una cosa, ma tutt’altra cosa era chiedermi se ero all’altezza di essere un marito e un padre.
La vita alla Sutton Station non era mai stata più bella di così. Gli affari andavano alla grande. Gracie, la bambina di Trudy e Bacon, non aveva neanche un mese ed era un amore, Ma era in buona salute e il mio rapporto con Laura e Sam procedeva bene.
E Travis? Beh, la vita con lui era ancora praticamente perfetta.
Ma, per lo sgomento di Travis, il Natale alla Stazione era solo un giorno come un altro. Un giorno in cui ci si alzava prima dell’alba, si dava da mangiare agli animali, si aggiustava quello che c’era da aggiustare, e si controllavano gli abbeveratoi mentre si cercava di tenersi al riparo dalla temperatura rovente.
E quell’anno non era molto diverso.
Solo che era il primo Natale di Travis alla Sutton Station.
Il fatto che non ci impegnassimo con le decorazioni e con i festeggiamenti lo confondeva, se devo dire la verità, lo deludeva anche.
Ecco perché dovevo trasformarlo in un Natale speciale.
NOTA
In questo racconto natalizio, la Walker immagina come sarebbe potuto essere il primo Natale di Travis alla Sutton Station.
È una sorta di “what if”, qualcosa che tecnicamente non è accaduto, come dice lei stessa nella nota introduttiva. La storia si colloca temporalmente tra il terzo e il quarto romanzo, ma è consigliabile leggerla dopo aver concluso tutta la serie, perché nel presentarla la Walker fa riferimento ad avvenimenti legati all’ultimo libro, per tirare le fila della storia e ricordarci a che punto eravamo.
Quando si torna da un viaggio si prova sempre un po’ di nostalgia, soprattutto quando è un viaggio splendido, com’è stato quello nell’Australia dalla terra rossa della Walker. Ritrovare i nostri amati personaggi, anche se solo per poche pagine, è stato un po’ come tornare a casa.
Questo racconto natalizio si posiziona cronologicamente fra il terzo e quarto libro. La relazione fra Travis e Charlie è solida, il lavoro va a gonfie vele e la famiglia si è allargata con l’arrivo della piccola Grace… ed è anche il primo Natale di Travis nel deserto australiano.
Travis che, abituato a un bianco Natale, al freddo e circondato dalla sua famiglia d’origine, si rende conto che alla Sutten Station, con l’altra sua famiglia, festeggiare il Natale in pantaloncini corti con 45 gradi non è proprio la stessa cosa.
Tra l’altro, alla stazione, Natale è considerato solo un giorno come un altro, e di questo non riesce proprio a capacitarsi. Come può essere Natale senza un albero, le decorazioni e tutto il resto?
Charlie non può resistere a un Travis deluso e farà di tutto per renderlo felice e devo dire che le sorprese le sa proprio fare bene quando ci si mette.
È un semplice racconto di Natale, ma Travis e Charlie, essendo Travis e Charlie, riusciranno a movimentarlo, fra i morsi di Nugget, nasi rotti e colpi di calore, godetevi questo breve ma delizioso ritorno alla Sutton Station.