TRAMA: Dieci anni dopo che Dorjan ha creduto alle parole di un ragazzino anziché a quelle del suo ufficiale, lui e il suo miglior amico, Areau, ne pagano ancora le conseguenze, e cercano di fermare l’uomo veramente responsabile. Bloccato in una meticolosa danza per far cadere un governo corrotto, Dorjan si sforza di bilanciare il suo dolore con la rabbia di Areau. Proprio quando raggiunge il limite della sopportazione, vede un volto familiare nell’ombra, e il ragazzo di cui si era fidato un decennio prima gli offre una gentilezza inaspettata.
Taern ricorda il soldato che lo ha trovato sotto ai giunchi e ha ascoltato le sue preghiere di salvare la sua famiglia. Quando Dorjan riappare nella sua vita, Taern è conquistato dal suo impegno per la giustizia, ma è anche terrorizzato dai rischi che si assume. Tutto ciò che vuole fare per lui è guarirlo, ma la distruzione imminente ha richiesto dieci anni di lavoro e Dorjan non vuole il suo aiuto. Non se questo lo mette in pericolo.
Gli scontri di potere e il destino del mondo sono in bilico tra la follia di Areau e la nobiltà di Dorjan. Mentre quest’ultimo combatte per salvare l’umanità, Taern si unisce alla battaglia solo per salvare lui, sapendo che tutto dipende dal cuore di un uomo in armatura e dalla forza dell’uomo che lo ama.
Il romanzo è ambientato in un’epoca vittoriana distopica, in cui il mondo è governato da un corpo politico dominante (il Forum) che ricorda la repubblica romana con i suoi senatori. Una dittatura come tante, crudele e spietata, che ha dato il suo peggio dieci anni prima durante un’incursione per distruggere i ribelli, poi rivelatasi una crudele e inutile strage a cui il nostro eroico protagonista, Dorjan, si è opposto, avvertito da un ragazzino che ora, dopo tanto tempo, incrocia di nuovo sul suo cammino.
Dorjan è un personaggio dolente e disperato, di notte è un eroico giustiziere mentre di giorno è un membro del Foro e un uomo solitario, che non si sente degno di avere una vita felice e una persona da amare al suo fianco: Al contrario il giovane Taern, che per vivere si prostituisce, è il personaggio più forte e coraggioso del libro, pronto a lottare per la libertà ma anche per l’uomo che ama.
Questi due personaggi mi hanno ricordato alcuni eroi dei fumetti, un Batman e un Robin di un mondo dark alternativo, uniti nella lotta ma anche da una passione erotica che potrebbe trasformarsi in amore, se non fosse frenata dai demoni del passato di Dorjan, incarnati nel suo miglior amico Areau.
Areau è un uomo distrutto nel fisico e soprattutto nell’animo, un personaggio tragico e commovente per molti versi, ma per me crudele ed egoista, essendo incentrato su se stesso e sulla sua tragica esistenza, e all’apparenza incurante dei sentimenti e del dolore del suo amico, purtroppo legato a lui da un accordo perverso; questo personaggio secondario è anche il fulcro del romanzo, un anti-eroe tragico che certo non lascia indifferenti e sarà difficile dimenticare.
Difficile da dimenticare anche il Cattivo della storia, un vero antagonista degno di questo nome: crudele, vigliacco, opportunista, un cattivo senza redenzione a cui si augura con tutto il cuore la fine più dolorosa possibile.
In questo libro ci sono diversi personaggi femminili, cosa che ho apprezzato molto, dato che di solito o sono assenti o hanno poco impatto, e tra questi spiccano madame Matiya, personaggio unico, una tenutaria di bordello pratica e materna, e Krissa, giovane prostituta sorprendente e sexy, dall’aspetto angelico ma con un’anima di ferro.
Non è un romanzo che potrà piacere a tutti, alcune parti sono crudeli e dolorose e ho avuto quasi difficoltà a leggerle, ma l’autrice è stata brava a renderci partecipi e a farci immedesimare nei personaggi anche negli aspetti più estremi e discutibili, anche se sono convinta che non tutti passeranno sopra al crudele rapporto tra Dorjan e Areau, forse troppo cupo per i canoni consueti del romance a cui siamo abituati.
Il finale è per forza di cose controverso e di certo non soddisferà molti lettori, ma era forse l’unico possibile per un romanzo duro, crudo e struggente, privo dei buonismi e di facili finali consolatori, anche se ammetto di avere per un momento sperato in un finale alternativo per alcuni personaggi (e leggendo il libro capirete a chi mi riferisco).