Buongiorno amici e amiche di Tre Libri Sopra il Cielo, questa settimana parliamo di teatro e dello spettacolo portato in scena, dalla “Compagnia Teatrale Atopos”, sulla questione attuale della “Teoria del Gender”. Uno spettacolo scioccante, irriverente e comico.
“Vi insegniamo noi un paio di regolette! L’educazione, la famiglia, questa gente maledetta, a confronto con il genere. Quindi il desiderio di invisibilità: del’ FtoM (Female to Male), e del’ MtoF. Dell’essere uomini oggi e dell’esserlo stati”.
“The Gender Show. Tre spettacoli senza paura” svela temerariamente le identità raccontando ciò che tante volte si preferisce tacere, e lo fa dividendo la rappresentazione in tre spettacoli andati in scena in tre date differenti. Sul palco sono saliti uomini e donne, transgender, gay, lesbiche ed etero che, in un processo di auto rivelazione, hanno subito dichiarato l’identità personale, sessuale e di genere.
“Il teatro è un’altra cosa” pone il tema del gender e lo colorisce di contenuti di avvio, parlando di teatro, gente normale, tic nervosi e ambizioni quotidiane.
“Teoria del Gender, questo sconosciuto (singolare maschile) invece affronta la fatidica parola, Gender, in modo gaiamente pungente.
“Dell’essere padri” tocca il tema della genitorialità, forse inatteso ai più associato alle persone transgender, ma di grande rilievo e ribadisce la profonda normalità dell’umano che si cela dietro il Gender.
“Domande chiave, utili a rovesciare il punto di vista dello spettatore dall’inizio alla fine della serata. La costruzione artistica della propria identità è possibile, magari falsata, magari sbagliata, ma l’arte, il teatro, la danza, il video, restituiscono una sintesi mostruosa, felice a volte, di chi siamo. Usare la struttura di un talk show, di un documentario, dove l’intervista ai protagonisti è al centro. Interviste emotive dove maestri sbagliati e cattivi spettatori si incontrano”. (Marcella Serli, regia)
I componenti di Atopos, che siano transgender o cisgender (chi si riconosce nel proprio sesso biologico di nascita), si assumono l’onore di raccontare storie di persone, le loro lotte e le conquiste che con determinazione, orgoglio e fatica hanno raggiunto, e scelgono di raccontarlo attraverso la forma del teatro.
La ricerca della Compagnia Atopos si inserisce in un contesto storico-sociale particolare per l’Italia, dove emancipazione sessuale, pari opportunità, conquiste e diritti vengono continuamente messi in discussione. Attraverso la rielaborazione artistica di vissuti personali, artisti, professionisti e non, appartenenti a minoranze sessuali e di genere, sono chiamati a far parte di un percorso condiviso e diventano strumenti per un sapere comune, anziché oggetto di studio e quindi di ulteriore emarginazione.
Atopos pone le basi per un’identità condivisa da tutti gli esseri umani, di qualsiasi genere e orientamento. Dunque non categorie, non etichette, ma persone che, durante gli spettacoli, analizzano ciò che è umano ma senza impartire lezioni.
http://www.controradio.it/al-teatro-delle-spiagge-sbarca-il-gender-show/
https://www.unive.it/pag/30084/
https://www.artapartofculture.net/2016/02/13/the-gender-show-atopos-e-il-coraggio-di-assomigliarsi/