TRAMA: Mac e Tony pensano di essersi lasciati alle spalle i momenti più complicati. Sono usciti allo scoperto come coppia e stanno costruendo una famiglia assieme ai loro due bambini. È tutto ciò che hanno sempre sognato. Ma la figlia Anna fa fatica ad accettare i cambiamenti, Ben è tormentato da vecchi segreti, il lavoro alla Omicidi continua a impegnare gran parte del tempo di Mac e Tony è preso nel mezzo. Ci vorrà tutto l’impegno che questi due uomini potranno dare per creare un equilibrio tra la vita domestica e quella professionale. Soprattutto quando il resto del mondo sembra determinato a ostacolare il loro cammino.
Al primo sguardo i “Compiti a casa” sembrano quelli che si porta a casa il professor Tony, ma forse sono anche i casi che segue l’ispettore Mac anche fuori l’orario di lavoro, come anche i compiti e le incombenze che i due devono assumersi da quando hanno iniziato a convivere insieme ai loro bambini.
I suddetti bambini sono il traumatizzato Ben, rimasto orfano in modo tragico e non privo di conseguenze e strascichi, e la piccola Anna, figlia di Mac, la cui madre è morta quando era piccolissima ed è stata allevata dalla zia Brenda, donna rigida e religiosa all’eccesso.
Sono passati ormai tre mesi da quando la loro vita è cambiata e all’apparenza tutto sembra procedere bene, nonostante gli ovvi problemi di convivenza sia tra gli adulti che tra i bambini, non essendo abituati a vivere in una famiglia “normale” con orari e regole certi; anche il lavoro di Mac è pieno di ostacoli da quando ha fatto coming out, come da lui temuto, nonostante sia pronto ad ammettere che ne sia valsa la pena, avendo ottenuto in cambio un futuro felice e insperato.
L’assestamento è duro e i problemi molti, tra cui appunto il lavoro di Mac, che sembra sempre essere al primo posto nel tempo e nei pensieri del detective, anche se Tony si dimostra comprensivo (forse troppo) e pronto a farsi in quattro per il bene della famiglia.
Un nuovo caso di omicidio all’apparenza semplice si complica di giorno in giorno, interessando il mondo gay e anche il mondo bdsm, coinvolgendo anche Tony e i suoi amici, soprattutto il Dom Dominic e l’ambiguo Tom English, due uomini alfa che vorrei decisamente conoscere meglio, essendo l’autrice molto brava a delineare in poche righe personaggi sexy e intriganti come pochi.
Le indagini sembrano arenarsi mentre Tony e Mac vorrebbero ufficializzare la loro anomala e ancora fragile famiglia, ma i rapporti tra Mac e i colleghi sono ancora difficili e a volte imbarazzati e non aiutano certo le indagini, mentre Ben sembra pronto a rivelare il segreto che gli provoca tanti incubi. Tuttavia la buona stella che fino a quel momento ha protetto la nostra coppia (anche se non del tutto visti i frequenti ferimenti e disgrazie varie) sembra offuscarsi mettendo il loro amore alla prova, a causa di un evento potenzialmente tragico che ha delle conseguenze serie.
Ottima terza puntata (tralasciando le due novelle) che mette in primo piano la ricerca della felicità e della normalità dei nostri protagonisti, senza però tralasciare una buona vena thriller, frammentando e mescolando ottimamente molti ingredienti: amore, romanticismo, contrasti, omofobia, religione, sesso, malattia, famiglia, indagini, creando così un romanzo che, a mio parere, non sembra chiudere la serie in modo chiaro e lapidario, ma che anzi lascia aperto uno spiraglio per eventuali seguiti (o forse è solo una mia viva speranza).
Consigliato vivamente come anche l’intera serie.
p.s. AGGIORNAMENTO: abbiamo saputo che c’è in effetti un quarto volume…