TRAMA: Sono trascorsi tre mesi da quando hanno sparato al detective Jared MacLean. È in via di guarigione, ma teme di non riuscire a rimettersi abbastanza da tornare al lavoro. Non ha però alcuna intenzione di arrendersi. La sua identità di poliziotto è ben radicata nelle sue vene e farà il possibile per riprendersi il distintivo.
Un tempo, Tony desiderava che Mac rimanesse per sempre a casa, al sicuro, ma vedere il marito combattere i suoi handicap è qualcosa di completamente diverso da un sogno che si avvera.
Quando Mac è chiamato a offrire una consulenza per un’indagine che riguarda uno degli studenti di Tony, dovranno entrambi affrontare vecchi demoni e nuove paure per trovare il modo di continuare il loro cammino assieme.
E così siamo arrivati alla fine dell’avventura di Mac e Tony, e che avventura!
Li abbiamo accompagnati nella loro vita insieme iniziata grazie a un’indagine, nella loro vita famigliare insieme a due bambini e per non farci mancare nulla anche in varie disavventure e incidenti più o meno gravi.
Nel libro precedente avevamo lasciato Mac e Tony alle prese con una situazione terribile e drammatica, il ferimento di Mac e la sua conseguente afasia che gli ostacola la vita in più di una maniera.
Avevamo lasciato Mac distrutto nel corpo e nello spirito, con una grossa difficoltà nell’articolare anche brevi parole e una conseguente e fastidiosa difficoltà nel farsi capire e, nel frattempo, anche il suo difficile scendere a patti con la sua condizione di persona non più “perfetta”, non più così indipendente ma secondo lui in qualche modo difettosa.
Quel qualcuno però da cui Mac deve dipendere è chiaramente Tony, che si è assunto il ruolo di persona forte e responsabile per poter essere d’aiuto al compagno, ma anche ai bambini Anna e Ben e per proteggerli da qualsiasi cosa possa turbarli, ancora di più di quello che sono già.
In questo libro troviamo fortunatamente un Mac notevolmente migliorato, totalmente guarito dal punto di vista fisico ma con ancora qualche difficoltà di linguaggio specialmente in situazioni stressanti.
Contemporaneamente troviamo invece un Tony molto più stressato e agitato, preoccupato per quando Mac tornerà a fare il poliziotto, con il ricordo ancora fresco del suo ferimento e di quanto sia stato vicino a perderlo.
Tony, che però nonostante le sue preoccupazioni è la sua roccia, la voce della ragione, quello che riesce a riportarlo sempre alla calma e alla razionalità.
Mac e Tony devono affrontare tante sfide, lavorative e personali, rappresentate dal lavoro, dalle persone che ancora cercano di ostacolarli, da una famiglia – quella di Mac – bigotta e crudele, contrapposta a quella di Tony, amorevole e affettuosa.
Tanti ostacoli nella loro vita ma che affrontano, ancora una volta, aiutandosi l’uno con altro e dimostrandosi una coppia solida e unita e anche molto innamorata.
Una serie che fin dall’inizio rimane coinvolgente e completa da ogni punto di vista e in questo libro, oltre alle loro disavventure, possiamo leggere una vita famigliare come tante altre, con i loro battibecchi e con l’affetto che traspare da ogni gesto.
Se avete amato questi due cocciuti personaggi, non potete perdervi questo ultimo capitolo.
L’unica pecca di questo libro è che è l’ultimo della serie.
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Verissimo… sigh sigh
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