TRAMA: Federico è tutto ciò che ho sempre voluto e tutto ciò che non devo volere.
Non devo desiderare il suo odore, il suo sapore, il suo corpo, non devo voler chiudere gli occhi per poter risentire il calore della sua pelle contro la mia.
Federico sarà il mio inferno. Perché non riesco a resistergli, non riesco a dirgli di no, non riesco a chiuderlo fuori dalla mia vita.
Federico mi rovinerà. E non si accorgerà neanche di farlo.
Iacopo è tutto ciò che odio, tutto ciò che rifiuto, tutto ciò che invidio.
Invidio la sua sicurezza, la sua noncuranza, la sua faccia tosta, la strafottenza che mostra col mondo intero, come se niente fosse in grado di scalfirlo.
Iacopo è tutto ciò che non posso sconfiggere. Perché sa dove colpire per farmi più male, sa quali segreti tirare fuori per costringermi a cedere, sa quali sono i miei punti deboli.
Iacopo mi rovinerà. E sta vivendo con il solo scopo di farlo.
Spoiler per chi non ha ancora letto il primo volume.
Questo secondo libro della serie parte esattamente alla fine del primo e, in un certo senso, è il suo seguito diretto. Può essere letto indipendentemente, come opera autoconclusiva, ma secondo me vi perdereste delle sfumature importanti, certi piccoli particolari che qui sono accennati e lì sono stati vissuti.
Jey e Alex, che hanno superato la grande crisi e stanno godendo ora della loro neonata relazione senza segreti e sotterfugi, scivolano nel ruolo di personaggi secondari e passano il testimone a Federico e Iacopo, che abbiamo già conosciuto nel primo libro, e che sono migliori amici fra loro da oltre dieci anni, anche se entrambi hanno caratteri complessi e fanno scintille che sfociano in battibecchi continui.
Federico è un personaggio che ho odiato con tutto il cuore nel precedente volume, per le bassezze che ha compiuto e per essere egoista e scontroso, al limite del maleducato. Non sperate di trovarlo qui miracolato. È sempre lo stesso scorbutico, indisponente, prepotente, egocentrico. Solo che stavolta ha anche un cuore che lo mette in crisi.
Etichettare Iacopo non è stato semplice a suo tempo, perché si è dimostrato generoso e servizievole con Jey, ma il suo comportamento era mosso da un tornaconto personale.
Tutto questo per dirvi che non abbiamo i soliti personaggi primari belli, bravi, buoni. Ci sono delle personalità molto umane, con tanti difetti e comportamenti che mi hanno fatta arrabbiare e brontolare contro lo schermo, senza giustificazioni lecite per i loro atteggiamenti come passati tormentati o sfortune particolari. I “cattivi” non si redimono con un colpo di spazzola, ma anche loro amano, nel bene e nel male. Ed è questo che ci insegnerà questo libro.
L’autrice è riuscita a trasmettere sentimenti forti, un’alternanza di passione, odio, amore, tormento, negazione, accettazione, mescolati a segreti e bugie. Vi assicuro che, per buona parte del libro, avrei voluto prendere tutti a ceffoni.
Apparentemente, c’è anche una sorta di poetica giustizia quando Fede – il precedente ‘carnefice’ nei confronti di Jey – diventa a sua volta vittima di uno sporco ricatto e deve sottostare ai desideri altrui, mentre fa chiarezza su ciò che prova davvero e su ciò che crede di provare, anche se – francamente – non ho amato certi pensieri di Iacopo e certi suoi comportamenti. Odio i ricatti sotto qualsiasi forma e il fine non giustifica i mezzi.
Nella storia sono presenti parecchie scene esplicite e dettagliate, con accenni alla promiscuità e, brevemente, al threesome. Per dovere di cronaca, come nel precedente libro, alcuni rapporti risultano quantomeno reticenti, non pienamente consenzienti, anche se eviterei di considerarli non-consensuali.
La storia ha un buon ritmo e l’alternanza dei punti di vista di Fede e Iacopo ci rendono partecipi dei loro pensieri, delle paure e delle emozioni che provano.
Ci sono parti che ho amato di più e altre meno, ma il mio parere nel complesso è positivo.