TRAMA: Hasani era un clandestino, senzatetto, invisibile. Fino a un giorno di pioggia, quando Valerio gli ha offerto un ombrello per ripararsi.
“Io non sono ciò che ho sofferto; sono anche le mie vittorie, tutto quello a cui sono sopravvissuto.”
Hasani è un clandestino che porta sulla schiena le cicatrici del suo passato. Nella pioggia sente il legame con l’energia di ogni cosa. Gli ombrelli, capolavori che realizza con un pizzico di magia africana, sono il modo in cui racconta l’animo della persona ai quali sono destinati.
«Io sto bene, Valerio. Smettila di preoccuparti per me.»
Ma ci sono casi in cui la pietà è solo una forma di amore. Hasani riuscirà ad accettarlo?
«Non so perché sento certe cose. Non lo voglio, ma…»
«Ma non puoi combatterlo. E non puoi curarlo; puoi solo accettarlo.»
Valerio non è ancora rassegnato a essere un ragazzo anomalo, ma l’amicizia con un un “invisibile” gli apre gli occhi. Affascinato dal modo in cui Hasani incarna talento e combattività, inizia a chiedersi se la normalità non sia solo un insieme di molti diversi. Con la sua dolcezza, Valerio proverà a insinuarsi, uno strato alla volta, sotto alla corazza fiera del giovane dalla pelle color caffè. Una richiesta di accettazione che non potrà essere ignorata.
Pensavo fosse un erotico invece mi sono trovata a leggere un bellissimo racconto che mi ha sorpresa e colpita molto, una storia ricca ed emozionante che avrebbe potuto diventare un romanzo con solo qualche approfondimento in più.
La storia è ambientata in una città universitaria non ben specificata, precisamente nella piazza del Duomo, il crocevia principale del posto dove studenti, pensionati e signore bene passeggiano, giocano a carte, frequentano le aule, vivono semplicemente sotto l’occhio “dell’invisibile” profugo Hasani, un ragazzo fuggito dal suo paese, il Senegal, a causa di quell’orientamento sessuale che metteva a rischio la sua vita e l’onore della sua famiglia.
Dopo un viaggio interminabile e terribile è arrivato in Italia e da qualche mese è un clandestino che si mantiene fabbricando e vendendo ombrelli, ma non ombrelli normali ma piccole opere d’arte che inventa e realizza grazie al suo talento. Sotto i suoi occhi attenti, passa la vita della gente “normale”, tra cui il giovane e confuso Valerio e la sua amica Greta, che vorrebbe essere qualcosa di più finché il ragazzo deve ammettere, a se stesso prima che a lei, di essere gay.
La curiosità per gli insoliti ombrelli e l’immediata simpatia verso questo ragazzo straniero, spingono Valerio a conoscere Hasani ma il passato crudele del ragazzo sembrano impedire qualsiasi approccio tra i due, anche quando finalmente pare aprirsi uno spiraglio per il giovane.
Interessante e coinvolgente racconto che mi ha molto commosso e dove romanticismo e sensualità sono perfettamente bilanciati, rendendo questo breve libro una una piccola perla che consiglio vivamente di leggere.