TRAMA: Tredici nomi. Tredici omicidi annunciati. Un killer scaltro e imprevedibile.
Per Matt, Niko e i loro compagni di squadra è una corsa contro il tempo, dove l’assassino sembra essere sempre più inafferrabile.
Tornano Cecchino e Fiordilatte in una nuova avventura, con il loro amore e la loro irriverenza che faranno da cornice a un’indagine apparentemente senza via d’uscita. Una partita a scacchi con un assassino che non si fermerà fino alla morte dell’ultimo dei tredici.
Premetto che di Gaby Crumb è il primo libro che leggo, ma certamente non sarà l’ultimo. Di Cuori in vendita ho apprezzato la fluidità con cui il racconto si sviluppa e la capacità dell’autrice di intercalare nella parte “gialla” gli episodi personali e romantici dei due protagonisti, di accennare alla liason che comincia a legare due dei personaggi che contornano Matt e Niko e forse, dico forse, suggerire un coinvolgimento tra altri due. Quest’ultimo potrebbe anche non esserci ed essere frutto della mia fervida immaginazione, vedremo… se son rose fioriranno, giusto?
Proprio questa abilità di riuscire a rivestire di romanticismo un racconto, che per la maggior parte è incentrato sullo scoprire un crimine e cercare l’assassino e il suo movente, è il motivo per cui ho gradito questo libro.
Questo romanzo è il primo di una nuova serie dell’autrice, ma è utile sapere che i due protagonisti principali, Matt (Cecchino) e Niko (Fiordilatte) sono già comparsi in una sua serie precedente Anomymous. La parte romance del racconto, dunque, non è incentrata sul conoscersi, sull’innamorarsi per giungere all’happy end dei protagonisti principali, ma vedere il consolidarsi e rafforzarsi del legame che si è creato tra di loro.
Ritengo che poter leggere questo libro senza sentirsi monchi, spiazzati dal non aver letto la serie precedente, sia una nota di merito dell’autrice. Con poche pennellate e alcuni aneddoti riesce a farti amare i due protagonisti, pur non avendoli conosciuti sin dal loro “esordio”.
Il libro si apre con una nota divertente, l’arrivo di un ospite a casa di Matt e Niko, un bellissimo gattino di nome Lupin. Matt che non lo vorrebbe proprio, che teme per il suo divano, ma che immediatamente capisce che il micetto sarà ospite per lungo tempo, se non addirittura membro permanente della famiglia, dato che Niko lo ama da subito e lui è incapace di negargli qualcosa. L’arrivo di Lupin però è anche l’inizio del giallo: il precedente padrone di Lupin è scomparso.
Non voglio accennare assolutamente alcunché del mistero in cui i due protagonisti e i loro colleghi si troveranno coinvolti, tranne che avvertire che il racconto si chiede con un cliffhanger. La sospensione del racconto è ben orchestrata. Lascia infatti il lettore acutamente curioso di conoscere come si evolverà la storia, sia per quanto riguarda il caso su cui i nostri protagonisti stanno indagando, sia per vedere come potranno progredire gli accennati risvolti romantici, nonché per lasciarsi coinvolgere, sempre più, dal rapporto che Matt e Niko hanno tra loro instaurato.
Un rapporto fatto di complicità, comprensione e tanta, tanta passione, che bene risalta nelle scene di sesso presenti. Belle, dosate e ben calate nel racconto, che sottolineano l’amore infinito che lega Cecchino e Fiordilatte
Il punto di vista mediante il quale tutto il racconto si snoda è quello di Matt, ma questo non vuol dire che lo conosceremo meglio di Niko. L’autrice fa, infatti, conoscere i suoi personaggi mediante le azioni che compiono o le parole che dicono, rarissime sono le introspezioni. Al gesto, al sorriso, al mugugno, alle lacrime e ai discorsi e dialoghi è lasciato il compito di tratteggiare, contornare e sfumare i personaggi, l’onere di farli amare, la mansione di coinvolgere e trascinare.
Ritengo che sia una scelta consapevole da parte dell’autrice questa, nata dall’intenzione di rendere il racconto adrenalinico, dinamico, di evidenziare il dibattersi incessante che i nostri protagonisti e i loro colleghi compiono per giungere a svelare il mistero della scomparsa del padrone di Lupin e di altri ragazzi, di cadenzarlo con il ritmo della caccia incalzante che i nostri protagonisti ci danno al voler conoscere la verità.
Consiglio la lettura di questo romanzo a tutti coloro che amano le storie in cui la componente gialla ha ampia parte, pur non soverchiando quella rosa e romantica, e che desiderano un romanzo in cui le azioni e le battute si susseguono, con vivacità e leggerezza.
E’ un buon libro con l’invidiabile capacità di saper coinvolgere, tanto da lasciare l’indiscutibile desiderio di leggere il/i seguito/i e di recuperare, per me che ancora non l’ho letta, la serie precedente.