TRAMA: L’imprenditore Joel Rhodes, uomo sicuro di sé, vede nella piccola cittadina californiana di Lavender Shores solo un’opportunità di lavoro, nonché l’ultimo passo per raggiungere la posizione per cui ha faticato tutta la vita. Basterebbe soggiornare lì una sola notte per chiudere l’affare, e passare del tempo con uno degli uomini locali, per quanto bello sia, significa solo qualche ora di svago in più.
Andrew Kelly è più che felice della sua vita nella città natale, tanto che l’unica cosa che gli manca è una persona con cui condividere questa gioia. Andare a letto con un turista non doveva essere la risposta ai suoi desideri, ma una semplice distrazione. In fondo, potrà tornare a cercare l’uomo giusto per sé l’indomani.
Sia Andrew che Joel vedono le loro vite cambiare radicalmente, quando il piacere di poche ore arriva a durare un paio di giorni. Non che sia un grosso problema; dopotutto, non ci si può innamorare nel giro di così poco tempo. Non è così che funziona. Tuttavia, se i destini si incontrano, pochi giorni possono essere più che sufficienti per trovare l’anima gemella. Anche così, però, quando i segreti vengono a galla, il destino potrebbe spezzare ben più di due cuori soltanto.
La Palizzata è il libro perfetto per tutti coloro che amano il genere romance, infatti i topoi che caratterizzano il genere sono tutti presenti. L’incontrarsi dei due protagonisti, la scintilla che immediatamente scocca tra loro, la dichiarazione del loro reciproco amore, l’inevitabile ostacolo sul percorso verso la felicità, il suo superamento e l’arrivo all’happy ending. Attenzione, però, il prodotto che scaturisce da tutti questi elementi non è banale, anzi è coinvolgente e seducente.
Rosalind Abel unisce tutti questi elementi e propone un libro che è una vera delizia, a partire dai due protagonisti Joel e Andrew, che impareremo a conoscere, nelle loro peculiarità e sfaccettature grazie alla scelta narrativa di alternare, da capitolo a capitolo, la voce narrante.
Apparentemente Joel e Andrew hanno poco in comune, oltre a essere entrambi fisicamente molto belli. Joel è totalmente incentrato sul lavoro, la carriera, strumenti per giungere a guadagnarsi la stima di un padre distante e freddo, a sua volta solo dedito agli affari, sentiti quali unici mezzi per potersi affrancare e definire, e che rimane affascinato dal paesino di Lavender Shores, ma non tanto da vedervisi abitare.
Andrew, invece, è figlio di Lavender Shores, ne ama ogni piccolo aspetto e particolare, conosce le caratteristiche e le abitudini degli abitanti, i luoghi più affascinanti, svolge un lavoro che ama, ma non è il fulcro della sua esistenza.
Io ho adorato Andrew. E’, tra i due, il sognatore, colui che antepone il cuore, che segue i suoi sentimenti sino in fondo, consapevole del rischio, ma disposto a correrlo. Certo per Andrew è più facile essere speranzoso, pensare positivo, ha una bellissima famiglia, che lo ama e sostiene, un’intera comunità che lo apprezza e vive, da sempre, in una cittadina che ha fatto del suo essere parte della comunità LGBTQ un emblema.
Joel è frutto di due genitori che mai sembrano avere avuto interessi comuni, che hanno anteposto i loro egoismi al suo interesse di bambino, lasciandolo in balia di pochi bei ricordi d’infanzia e di tante incertezze e dubbi che cerca di placare attraverso l’impossibile approvazione di un padre che mai è riuscito a comprenderlo e apprezzarlo.
A Joel e Andrew però basta vedersi per piacersi e poche frasi e momenti per sentirsi subito coinvolti, intrigati, affascinati e ammaliati. Il sesso tra loro è subito esplosivo, intenso e totalizzante. Bravissima la Abel nelle descrizioni delle scene di letto. Passionali, hot, veramente, ma veramente calde estremamente funzionali alla storia, essendo il mezzo iniziale con il quale i nostri due iniziano a intendersi.
La scrittura della Abel è scorrevolissima e molto ben organizzata, gli episodi che si susseguono, sono talmente ben ponderati che persino il fatto che Andrew e Joel confessino di amarsi nel giro di pochi giorni non risulta forzato o sopra le righe, anzi sembra l’inevitabile e dovuta conclusione del loro conoscersi e riconoscersi. Ogni vicenda narrata, evento descritto fluisce nell’altro, in un susseguirsi incessante di azioni e pensieri che avvincono il lettore pagina dopo pagina, facendolo sospirare, sorridere, ridere, dolersi e rammaricarsi, per lasciarlo alla fine dolcemente ammaliato.
Altro particolare che mi ha fatto apprezzare lo stile della Abel è la sua capacità di creare e caratterizzare i personaggi secondari o di contorno. Dona loro un particolare che li caratterizza e, di conseguenza, li fa risultare vivi e vividi all’interno del racconto, anche se la loro funzione nello svolgimento e susseguirsi degli accadimenti è totalmente secondario o ininfluente.
La Palizzata è il romanzo per tutti coloro che amano le storie romantiche, con la erre maiuscola, rese al loro meglio, dove tutto è come deve essere, ma dove il percorso che ti conduce per renderti consapevole di ciò è dolce, allegro, dolente, trascinante e appassionante.
Ritengo che ogni lettore vi troverà gli elementi che lo hanno fatto innamorare del genere romance e che alcuni, come me, saranno a fine lettura consapevoli che allo scaffale dei comfort book si è aggiunto un nuovo titolo.