In un universo alternativo, il nostro mondo è governato segretamente da esseri superiori e alieni, un gruppo di Grandi Padroni che seguono e dirigono ogni crisi e problema della Terra, pochi esseri quasi immortali che devono essere sempre vigili e a disposizione e che smaltiscono il loro stress principalmente tramite il sesso; per questo motivo molti di loro hanno un harem dove vengono intrattenuti da amanti, di ambedue i sessi secondo gusti e necessità, detti spose virili.
In questo secondo romanzo della serie seguiamo la storia di Alessandro e James, come ampiamente accennato nel primo romanzo della serie (non ho capito la decisione dell’autrice di “spoilerare” la storia del secondo romanzo nel primo), ma niente paura questo libro può essere letto da solo.
Alessandro è un giovane musicista, un violinista dotato e geniale, figlio di un vassallo di James, il Grande Padrone dell’Est, dunque ricco e famoso, bello e affascinante, ma purtroppo afflitto da una malattia mortale, un’apatia ciclica che durante le crisi lo paralizza ed estrania dal mondo e che finora è risultata incurabile anche per la medicina superiore dei Grandi Padroni.
David è il miglior amico di Alex e anche un medico che da anni studia la malattia che affligge l’amico e finalmente ha messo a punto un trattamento che sembra dare ottimi risultati nei test su altri pazienti: sesso, intense sessioni di sesso prevalentemente bdsm, in cui Dom esperti riescono a dominare sia il sottomesso che la sua malattia.
Purtroppo l’abbinamento è difficile ma indispensabile, e trovare il padrone giusto per Alex sembra impossibile finché suo padre implora James di salvare il suo unico figlio, spingendo quindi il Grande Padrone a prendere con sé il ragazzo come sposa virile, un amante temporaneo da istruire e dominare, uno schiavo volontario di piacere.
Il giovane e virginale ragazzo sembra quasi una vittima sacrificale, un mero oggetto di piacere in balia di un uomo esperto e senza scrupoli, ma a poco a poco entriamo nella mente e nel cuore di James e successivamente anche in quello di Alex, scoprendo che le cose non sono proprio quelle che sembrano. Questi uomini all’apparenza così diversi hanno in comune una mente complessa, a tal punto da rendere la loro storia intrigante e a tratti sorprendente, fino a un bel finale che mi ha soddisfatta pienamente.
Come in tutti i romanzi di questa autrice la parte romantica è sempre presente ma la parte sensuale lo è molto di più, le pratiche bdsm sono predominanti ma mai crudeli ed eccessive, la storia d’amore è coinvolgente e i protagonisti sono interessanti e ben sviluppati. Il romanzo mi è piaciuto più del precedente, nonostante alcuni difetti di impaginazione e una punteggiatura a mio parere non molto corretta, ma comunque il mio giudizio rimane positivo.