TRAMA: La vita di Bartholomew è perfetta. Ha un lavoro che ama, è impegnato in una relazione con il suo amorevole fidanzato che apprezza le sue tendenze nevrotiche, l’ansia sociale e l’imbarazzo generale. Non è tutto rose e fiori, ma il loro piccolo appartamento in città e il gatto che hanno salvato dal rifugio ci si avvicinano.
La tranquillità domestica viene disturbata quando il suo fidanzato, Kyle, porta nel loro santuario un amico del liceo molto sexy, facendo sì che entrambi si domandino se, forse, la parola “perfezione” non significhi fare del buon sesso.
Con Non così innocente Morgan Noel arriva con un libro delizioso, leggero, adatto al clima rovente di questi giorni e con una storia che sono sicura vi strapperà anche qualche risata.
Bartholomew, detto anche Mew, è un ragazzo vaniglia, come si definisce lui stesso e ha una relazione monogama con Kyle, assistente in uno studio legale; i due ragazzi sono innamorati persi, e vivono la loro vita in apparente tranquillità.
Bartholomew è un ragazzo un po’ timido, schivo, introverso e con anche poca autostima e vede nella sua relazione con Kyle come una sorta di miracolo perché è riuscito ad accalappiare un ragazzo così carino che tiene così tanto a lui. Ma i timori di Mew, come è possibile immaginare, sono nella maggior parte dei casi sono frutto della sua mente fantasiosa perché Kyle lo ama, tiene a lui esattamente nella stessa maniera pur essendo certamente molto più intraprendente del fidanzato.
L’arrivo di Adam, che Mew crede essere un collega di Kyle anche se non è proprio così, crea ovviamente un certo scompiglio sia nella loro vita quotidiana sia nella loro relazione perché Adam non ha peli sulla lingua e non si fa scrupoli a buttarsi letteralmente in mezzo agli altri due, e devo dire che inizialmente il suo comportamento l’ho trovato alquanto fastidioso. Adam in realtà è il personaggio che rimane il meno caratterizzato, il più fumoso, quello di cui sappiamo meno e che rimane sempre un po’ sullo sfondo ma non per le azioni (in realtà si dà parecchio da fare) ma proprio per quello che è, per quello che rappresenta.
Ovviamente Mew è l’unico dei tre a essere quello più restio, non abituato a certi comportamenti e privo di qualsivoglia esperienza che esuli da quello che ha avuto con Kyle, ma i suoi tentativi maldestri di provare che non è affatto un ragazzo vaniglia sono veramente spassosi e divertenti da leggere.
La storia rimane comunque molto circoscritta, molto veloce e ambientata in un periodo molto breve che non dà l’opportunità di grandi approfondimenti ma è una lettura comunque deliziosa, molto frizzante, davvero molto carina.
Questa storia inoltre non è assolutamente un triangolo quindi ai non amanti del genere: state tranquilli! Quello che succede tra Bartholomew, Kyle e Adam è degno di una deliziosa threesome, una storia veloce, leggera, sviluppata principalmente nell’incontro dei tre e nel loro avvicinarsi e allontanarsi, studiarsi e annusarsi cercando qualche crepa, qualche punto debole da cui poter fare leva e destabilizzare.
Ovviamente da buona gattara quale sono non posso non menzionare il gatto Boots, che ne combina di ogni sempre inconsapevolmente (ne siamo proprio sicuri?) e che è la vera star di questo libro.
Consigliato.