TRAMA: Joseph Anderson si ritrova con il cuore spezzato quando Dominick Levent, il suo miglior amico d’infanzia, si trasferisce lontano da lui. Anni dopo, Joseph è un agente immobiliare di successo, ha dei buoni amici, il sorriso facile e una splendida casa. Quando trova un leone di montagna morente che incredibilmente si trasforma nella sorella di Dominick, deve rintracciare il vecchio amico e riunirlo con i due giovani figli che lei si è lasciata alle spalle.
Dopo che Dominick riceve una telefonata che gli comunica la morte della sorella, si precipita a casa per proteggere i nipoti e vendicare la donna. Vedere Joseph, a cui aveva nascosto di essere un mutaforma, riporta alla luce sentimenti che aveva cercato di seppellire ma, dato che l’amico ha ormai scoperto la sua vera natura, forse può finalmente sperare in un futuro insieme con lui.
Quarto libro della serie Trilogia, questo volume si discosta nettamente dagli altri tre in quanto la storia ha nuovi personaggi e nuove dinamiche, non è perciò una continuazione del libro precedente ma troviamo comunque alcuni personaggi a cui ci eravamo affezionati come Simon, Gray o Cormac, perciò sarebbe preferibile leggerlo comunque in sequenza.
Nuovi protagonisti però sono presenti in questo libro, Joseph e Dominick, due uomini che si incontrano dopo tanti anni – a seguito di una separazione sofferta – e che insieme devono capire cos’è che sta attentando alla vita di due bambini sopravvissuti a una strage di un’intera comunità di leoni di montagna, e nel frattempo cercare di capire come affrontare i sentimenti a lungo rimasti sopiti e che riesplodono improvvisamente.
Joseph, umano senza poteri di sorta o abilità, un semplice umano, trova un leone di montagna morente e, catapultato all’improvviso e di forza in un mondo magico che lui non avrebbe potuto immaginare nemmeno nei suoi sogni più strani, scopre che questo grosso animale altri non è che la sorella del suo amico di infanzia Dominick, e la donna, nell’ultimo flebile respiro di vita, gli chiede di prendere i due bambini che l’hanno vegliata fino a quel momento e portarli in salvo – da qualsiasi cosa voglia fare loro del male.
A quel punto Joseph è costretto a contattare il suo amico, e zio dei bambini. Quello che scopre è ovviamente una realtà di cui non era consapevole, una realtà spaventosa che lo ha tenuto lontano dal suo amico perché gli umani non possono venire a conoscenza della presenza dei mutaforma, ma gli avvenimenti hanno dovuto ovviamente cambiare le carte in regola perché Dominick si trova con due bambini che conosce a malapena, senza branco e senza lavoro e con la necessità di scoprire cosa sia successo alla comunità dei leoni di montagna.
I protagonisti però, diversamente dai libri precedenti, non sono caratterizzati molto, rimangono un po’ misteriosi e il tutto risulta molto veloce, fin troppo immediato, senza un reale approfondimento dei sentimenti dei protagonisti che dopo così tanti anni si ritrovano e accettano di buon grado le spiegazioni sulla presenza di mutaforma e creature magiche, per arrivare a un innamoramento che non ci lascia il tempo di assaporare la storia.
Ho letto con molto piacere il cameo dei protagonisti dei libri precedenti che ce li fanno vedere ovviamente da una prospettiva diversa, più esterna, e anche se la loro presenza è veramente molto breve e veloce ho apprezzato moltissimo perché sono dei personaggi che mi sono rimasti nel cuore.
Un libro veloce, rapido, forse un po’ insipido specialmente, se paragonato alla storia adrenalinica del libro precedente, e con due protagonisti un po’ sottotono ma che comunque risulta una lettura godibile per chi ama il genere.