TITOLO: Il marchio di Draco
AUTORE: Taylor Kinney
GENERE: Bdsm
CASA EDITRICE: Self Publishing
SERIE: Masters & Slaves #7
PAGINE: 65
PREZZO: 1,49 € Su Amazon
DATA USCITA: 19 Luglio 2019
LIVELLO DI SENSUALITA’: Medio Alto
LINK PER L’ACQUISTO: Il marchio di Draco: Masters & Slaves Vol. 7
TRAMA: Draco e Val cercano di far funzionare il loro rapporto, ma purtroppo non è sempre facile obbedire e rispettare le regole, soprattutto per il giovane schiavo che non si sente abbastanza amato e continua a essere geloso di Rage e del suo rapporto con Val.
Oltre questa insana gelosia e il precario equilibrio del suo rapporto con Val, per Draco è giunto il momento di essere marchiato, ma non sembra preoccuparsene, sostenendo di non essere fragile e debole come Rage, ma sarà veramente così?
Questo settimo capitolo è un bell’approfondimento del libro precedente, Alexander, visto da altre interessanti angolazioni, quelle di Val e Draco, che ci permettono di esplorare le dinamiche di questa coppia ma anche degli altri personaggi.
La trama è incentrata sul marchio di schiavo che deve essere impresso a fuoco sulla pelle di Draco, cosa che sembra impensierire più il padrone Val che il suo schiavo, un giovane ribelle e viziato non ancora perfettamente addestrato e servizievole, ancora geloso di Rage e sempre pronto a ribattere e contestare gli ordini di Val.
Visto attraverso i suoi occhi, possiamo però rivalutare il suo personaggio che è sì impudente e viziato (secondo gli standard di questa società) ma anche amorevole e desideroso di compiacere il suo padrone; purtroppo Val sembra ormai convinto di avere a che fare con un irriducibile ribelle, non riconoscendo i suoi tentativi di compiacerlo e di migliorare.
Se a questa situazione uniamo il timore di Val di ferire Draco, dopo le violenze subite dal suo primo padrone, cosa questa che gli impedisce di avere una relazione sessuale normale e appagante, ci troviamo in una situazione di stallo che potrebbe forse risolversi con l’imposizione del marchio.
Nel mentre seguiamo le vicende di Gun (mai così crudele e antipatico), di Alexander e del mio nuovo personaggio preferito, Keenan, un “vecchio” schiavo torturato e maltrattato per tutta la vita e ora alla corte più umana della regina, che sembra averlo preso sotto la sua ala (e spero presto si evolva in qualcosa di più).
Come sempre il romanticismo è poco presente in questa serie, se non per qualche situazione estemporanea, mentre la parte sessuale è sempre piccante e centrale; le torture e le punizioni ci sono sempre ma non sono così minuziosamente descritte come nei libri precedenti (cosa che ho gradito) e la regina mi è sembrata più presente, con un peso maggiore nella saga, cosa che spero anche per il proseguo perché il suo personaggio mi intriga e potrebbe avere un buon potenziale.
Giudizio buono, in linea con il resto della saga, una piacevole lettura in attesa del seguito della storia.