TRAMA: Tra il padre tiranno e il fratello dissoluto, Percival Endicott Whyborne ha sufficienti familiari problematici con cui doversela vedere. Perciò, quando sua sorella torna a Widdershins, chiedendo il suo aiuto per risolvere il mistero di una nave trovata alla deriva, Whyborne è riluttante a lasciarsi coinvolgere. Questo fino a quando un brutale omicidio non lo colpisce direttamente, obbligando lui e Griffin ad accettare il caso.
L’indagine li porta a scoprire una cospirazione fatta di ricatti, omicidi e magia nera. Ma il segreto peggiore di tutti è quello interno alla famiglia stessa, uno che distruggerà tutto ciò in cui Whyborne aveva sempre creduto, non soltanto della sua famiglia, ma anche di se stesso.
Stirpe, il quinto volume della serie, si mantiene all’altezza dei suoi predecessori, anche se l’ho trovato un volume più introspettivo e generalmente dai toni più pacati rispetto ai precedenti. La parte propriamente di azione è relegata all’ultimo pezzo del libro, ma sarà un bello scossone e vi farà venire il batticuore.
Per darvi un quadro temporale, la storia di Ival e Griffin riparte qualche mese dopo la fine del quarto volume e sono passati due anni dal loro primo incontro.
Il loro amore è sempre più forte, benché ancora mantenuto segreto per il bene delle apparenze, e lungo la trama ci regalano momenti di tenerezza e passione – sensuale, ma non eccessivamente dettagliata – che ci fa capire quanto potente sia il loro legame, che tuttavia – ancora una volta – viene messo a dura prova dagli eventi e dalla testardaggine dell’uno e dell’altro, come è già successo in passato.
In questo capitolo della serie, Whyborne approfondisce le sue capacità magiche perché le ritiene un ausilio prezioso contro i malvagi, ma il canto suadente della forza magica è troppo vicino al delirio di onnipotenza che potrebbe traviare la sua anima.
Tutta la trama lo tocca da molto vicino e fanno la loro comparsa diversi parenti, più o meno stretti, che turberanno la relativa quiete della sua quotidianità, oltre ai consueti familiari con cui non ha certo dei buoni rapporti: è ormai cosa nota che sia il padre che il fratello maggiore lo considerino una causa persa e un indegno rappresentante della loro blasonata famiglia, ma Percival ha ancora la madre dalla sua e molti assi nella manica con cui riscattarsi.
Stirpe è un viaggio metaforico e fisico nella casata di Percival Endicott Whyborne, fra gli avi del passato e i loro discendenti attuali; ci sarà molto da scoprire, accettare e digerire, e nel frattempo bisogna capire chi sia amico e chi no.
Per buona parte del libro, anziché i consueti mostri, i nostri eroi dovranno investigare su un giallo da risolvere, ma l’ho trovato ugualmente interessante e avvincente.
Vorrei raccontarvi di più sulla trama e sui nuovi personaggi che si sono rivelati delle vere sorprese, ma sarebbe impossibile senza fare spoiler e pertanto preferisco lasciarvi lo stupore della scoperta: certo è che siamo a un punto di non-ritorno su molte cose e ora sono molto curiosa di vedere come proseguirà questa saga e spero che il prossimo libro arrivi presto anche da noi.
Non mi resta che consigliarvelo caldamente, sia per continuità con i precedenti sia se amate gli storici sovrannaturali con una punta di horror.