TRAMA: Nel posto da cui viene Bo Marchand, gli uomini gay sono scapoli impenitenti che non hanno mai trovato la donna giusta. Adesso, però, Bo è un affermato viticoltore della costa centrale della California, ha l’intera famiglia arrivata dalla Georgia da mantenere e l’unica cosa che desidera davvero è l’affascinante e misterioso Jeremy Aames.
Il vigneto di Jeremy è minacciato dalla concorrenza di Ernest Ottersen, il viticoltore vorace che sembra essere a conoscenza dei suoi segreti di miscelazione e che riesce a soffiargli tutti i clienti. Bo cerca di aiutare Jeremy, arrivando al punto di fornirgli un alibi quando Ottersen viene ritrovato morto nella sua sala degustazione. Presto diventa chiaro che Jeremy non è chi dice di essere, e Bo deve decidere se vale la pena buttare all’aria la sua vita ordinata per un uomo che sembra non fidarsi di nessuno.
Mentre si scopre che gli integerrimi viticoltori della zona coltivano anche una natura dissoluta, la lista dei possibili colpevoli si assottiglia, fino a lasciare soltanto Jeremy. Quando Jeremy viene rapito, Bo dovrà decidere se saltare sul suo cavallo bianco e salvarlo oppure tornare a rinchiudersi nel suo armadio dorato.
I libri tradotti di Tara Lain che ho letto finora mi sono piaciuti molto e ho adorato il primo volume di questa duologia, perciò avevo delle aspettative molto alte per questa storia che, seppur discreta, per mio gusto personale ho gradito di meno e cercherò di spiegarvi perché senza fare spoiler.
Anzitutto, premetto che questa storia può essere letta da sola, ma vi consiglio di recuperare la precedente per completezza e perché Llewellyn e Blaise, che qui sono delle comparse preziose, sono due ottimi protagonisti e vi intrigheranno con le loro avventure.
Abbiamo già conosciuto brevemente Bo Marchand, l’attuale personaggio principale e vignaiolo della costa centrale della California, che è un caro amico di entrambi e che deve ospitare nella sua azienda vinicola il loro ricevimento di nozze.
Bo è un giovane uomo di ventisei anni, trasferitosi dalla Georgia in California per inseguire la sua passione per i vini. Bo è l’incarnazione del gentiluomo del sud sia nei modi sia nei pensieri: è buono come un pezzo di pane, è generoso, educato, rispettoso, leale. Purtroppo è anche segretamente infelice perché non può proprio rivelare di essere gay – cosa che va contro tutti i princìpi che gli sono stati instillati nel profondo – e la sua famiglia impicciona e supponente, di cui suo malgrado si è fatto carico, pretende di comandarlo a bacchetta e di giudicarlo senza remore.
Tra un tentativo di accasarlo e l’altro, Bo cova un’attrazione inopportuna per il bel Jeremy Aames, viticoltore rivale con cui, tuttavia, lui vorrebbe formare una collaborazione lavorativa.
Jeremy, dichiaratamente gay e orgoglioso di esserlo, viene definito da tutti come la copia di “Brad Pitt in Fight Club, ma con i capelli che aveva in Vento di passioni”, ma è molto più che un bel faccino e un corpo palestrato. Jeremy è un giovane uomo dal passato oscuro e dai molti segreti, segreti pericolosi che lo costringono a stare sempre in allerta. La sua amicizia con Bo è attualmente il suo unico conforto, perché la sua giovane azienda vinicola sta andando in rovina a causa di uno spionaggio scorretto e della recessione di contratti importanti che gli permetterebbero di vivere dignitosamente coltivando le uve che tanto ama. Quando il suo peggior nemico è trovato morto nella sua sala di degustazione vini, il mondo di Jeremy va definitivamente a rotoli…
Accanto ai protagonisti ci sono parecchi personaggi secondari: l’ingombrante, odiosa famiglia di Bo, i colleghi/rivali delle altre aziende vinicole, Llewellyn e Blaise, gli investigatori e molti altri ancora.
Devo dire che è una trama che ha molta carne al fuoco, forse troppa, ma non è distribuita equamente. Per conto mio, ho trovato la prima metà del libro lenta e pesante. Si intuiscono facilmente i traditori/cattivi, ma non succede molto. La seconda parte è molto più movimentata e imprevista, ma forse proprio per il susseguirsi incalzante di grossi eventi pare poco credibile. Rimane comunque la voglia di conoscere la soluzione del mistero giallo, che ogni cosa trova la sua giusta soluzione.