TRAMA: Isola di Ohau – Hawaii – gennaio 1932.
Gennaio 1941, nelle splendide isole Hawaii due uomini e due culture si incontrano, all’apparenza incuranti della guerra che imperversa nel resto del mondo e che purtroppo dopo pochi mesi piomberà su tutti loro.
Tanui è un giovane uomo, un indigeno nato e cresciuto nelle isole, ormai solo al mondo e che ha come unico affetto l’amico fraterno Anapa, suo socio nel gestire l’Etanà, un locale vicino alla base navale dell’esercito; un tragico passato ha segnato la sua vita privandolo dei suoi famigliari mentre il suo essere gay lo ha limitato nel crearsi nuovi affetti, nonostante l’ambiente abbastanza tollerante per il periodo storico.
Liam invece è un pilota estroverso e passionale, sempre nei guai a causa delle sue intemperanze spesso sfociate in baruffe e scazzottate, alle prese ora con l’ennesimo trasferimento nelle splendide isole hawaiane, un mondo esotico e sconosciuto che lo affascinano al primo sguardo, come pure il bellissimo barista locale che non sembra insensibile alle sue avances.
L’immediata simpatia e attrazione tra i due uomini sfocia ben presto in passione, nonostante gli impedimenti che la prudenza suggerisce per non rischiare né la carriera né cose peggiori.
Parallelamente seguiamo la storia del pilota Adam e del soldato semplice Paul, due innamorati divisi ben presto dall’oceano e dalla guerra, una bella e dolorosa storia d’amore che mi è piaciuta molto e che avrei voluto più sviluppata sia nel passato che nel futuro.
Queste due storie d’amore ci accompagnano giorno dopo giorno verso il dicembre del 1941, quando anche gli Stati Uniti entreranno drammaticamente in guerra, e anche i nostri protagonisti saranno messi duramente alla prova, con colpi di scena dolorosi e inaspettati.
Incuriosita dalla trama e amante dei romance storici ho letto con piacere questo romanzo ma devo ammettere che non mi ha convinta come altre opere di questa autrice. L’ambientazione è abbastanza curata mentre il periodo storico a mio parere no, diverse volte infatti ho dovuto rammentarmi dove e quando si svolgeva la storia perché comportamenti e situazioni non mi sono parsi plausibili per uomini, anzi soldati, degli anni ‘40, ma più degli anni ‘80 o ‘90.
La trama è semplice ed efficace, tra romanticismo e azione, tragedie e speranza, ma la divagazione nel paranormal, anche se lieve e abbastanza accettabile, ha spezzato la narrazione storica rendendola per me meno credibile e più tendente al romance-fantasy.
Inoltre, senza fare spoiler, devo ammettere che l’aspetto che mi ha convinta di meno è il finale della storia tra Tanui e Liam, l’espediente dell’autrice non mi ha soddisfatta.
Lettura piacevole, adatta agli amanti delle storie d’amore romantiche, condite da un tocco di spiritualità.
Grazie per la recensione. Dici cose belle in generale e su di me però noto che il romanzo non ti ha pienamente convinto. I RP servono anche a capire se in qualche modo non ho centrato l’obiettivo, e terrò sicuramente conto delle tue considerazioni. Qualcosa non condivido, ma è naturale, come l’aver fatto agire i protagonisti come se vivessero la loro storia negli anni 90; Tanui, Liam, Adam e Paul usano mille precauzioni per non essere scoperti, incontri segreti, fughe in bicicletta, lettere a indirizzi di comodo e nessuno ostenta mai la propria sessualità. Questo a mio parere, ma sono l’autrice e quindi estremamente di parte. Per quello che riguarda il paranormal, è solo la magia delle isole, che ho potuto appurare dopo diverse ricerche. Di nuovo grazie e spero, se ci sarà, di convincertidi più la prossima volta.
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scusami tu per il giudizio non pienamente positivo ma forse le aspettative molto alte mi hanno condizionata e devo ammettere che amo i libri storici ma sono il genere più difficile da scrivere, aspetto con piacere di leggere il tuo prossimo libro.
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