TRAMA: Lauro lavora come sensitivo a Los Angeles, e ha un segreto: è un Nightwalker, un uomo che ha l’abilità di distaccare l’anima dal corpo e farla vagare di notte per cercare persone che hanno bisogno di aiuto. Discendente degli antichi Benandanti, che operavano nell’Italia del nord-est e che furono perseguitati per le loro capacità, Lauro ha appreso le antiche leggende da sua madre.
Quando un giovane e attraente modello di nome Alex viene da lui per farsi leggere i tarocchi, Lauro non riesce a vedere nulla nel suo futuro e la cosa lo angoscia. Temendo per l’incolumità di Alex, confida le sue preoccupazioni al suo ragazzo Madrigal, detective della polizia di Los Angeles.
Ma ben presto Lauro scopre che il suo cliente gli ha dato un nome falso, e capisce che il suo sogno ricorrente è reale. Alex è stato rapito, e durante una delle sue “camminate notturne” Lauro viene a contatto con il rapitore, un uomo malvagio che non si fermerà davanti a niente pur di uccidere la propria preda. Mentre Lauro si avvicina alla verità, inizia a sperimentare i ricordi a lungo sopiti della sua vita di molti secoli prima, ed è terrorizzato che ciò che gli è accaduto durante l’Inquisizione Romana possa essere una terribile profezia per il suo futuro…
Nightwalker – Il Benendanti (presumo fosse I Benandanti) è il nuovo libro di A.J. Llewellyn che fino a ora si è distinta per libri con una presenza massiccia di erotismo ma con un pizzico di giallo e di mistero.
Questo nuovo libro non è da meno, anche se rispetto ad altri arrivati da noi, non l’ho trovato il migliore dei prodotti.
Il prologo ci porta indietro nel tempo, molto indietro, più precisamente nel 1633 a Roma durante l’Inquisizione in cui vengono torturati e uccisi i cosiddetti Benandanti, che appartenevano a un culto pagano – sciamanico diffuso nel Friuli tra il XIV e il XV secolo. Si credeva che un Benandante nascesse “con la camicia” ovvero avvolto nel sacco amniotico e da questo derivassero alcune abilità sovrannaturali come quella appunto di lasciare il proprio corpo e camminare nella notte.
Nel passato quindi conosciamo Sabino, che viene considerato un eretico e condannato a essere torturato e ucciso ma poco prima riesce a liberarsi della sua presenza terrena lasciando il corpo alla mercé dei suoi torturatori, aiutato nientemeno che da Galileo, condannato per lo stesso motivo.
Una volta giunti nel presente troviamo quindi Lauro, un sensitivo che lavora leggendo i tarocchi ma che ha l’abilità di potersi distaccare dal proprio corpo e vagare nella notte alla ricerca di persone che hanno bisogno del suo aiuto. In tutto questo, condivide la vita con Madrigal, detective dell’Anti Frode che sembra non avere paura della sua abilità, ma anzi sfrutta quella particolare abilità anche nel proprio lavoro.
La situazione si complica quando Lauro legge, o cerca di leggere, i tarocchi a un nuovo cliente, un giovane ragazzo di nome Alex. Inizia così la sua avventura di camminatore della notte per cercare questo ragazzo su cui Lauro ha davvero un brutto presentimento, grazie ovviamente alla sue doti.
Come dicevo inizialmente, questo libro non è stato, almeno per me, uno dei migliori di questa autrice; la storia è intrigante ma i personaggi sono scarsamente caratterizzati, specialmente il detective Madrigal che è come una spalla per il protagonista principale ma di cui sappiamo pochissimo. Anche lo stesso Lauro è scarsamente caratterizzato, ed entrambi sono poco approfonditi, specialmente da un punto di vista psicologico.
La storia inoltre, seppur interessante, è molto veloce e senza respiro, le frasi brevi e poco articolate non aiutano in questo senso e sembra di leggere a saltelli, senza una vera legatura tra i vari periodi. Alcune imprecisioni ne sporcano inoltre il testo, come anche alcune scelte di traduzione che risultano poco scorrevoli.
In sostanza un libro leggero, con un pizzico di giallo, di mistero e di soprannaturale ma un po’ insipido.