TRAMA: Una scia di orribili e sadici delitti insanguina le vie di Parigi, instillando il dubbio nella mente dell’ispettore Lucien Bertrand, non convinto dalla loro apparente soluzione. Forse dietro tutti quei corpi torturati c’è un serial killer, e l’unico che può trovare il bandolo della matassa è Emeric Lacroix, un uomo intelligente quanto ingestibile.
Si dice, infatti, che le grandi menti siano sempre accompagnate da particolari follie o stravaganze, ed Emeric non fa eccezione in questo. Figlio, nipote e fratello di importanti magistrati, è la pecora nera della famiglia. Una mente più che brillante, una carriera scolastica e universitaria da record, odia però qualsiasi tipo di convenzione, burocrazia o controllo. Emeric, infatti, ha bisogno di sentire l’adrenalina scorrere veloce nelle vene, ecco perché da anni si dedica a una sola cosa: investigare sui casi più particolari e misteriosi che gli vengono sottoposti, insieme a Kilian Dumont, suo assistente e migliore amico.
Aristocratico nell’aspetto e nei modi, ma irritante ai più, Emeric, ha un solo punto debole: Yvan Blanchard, più giovane di dieci anni, conosciuto durante un’indagine nel mondo del BDSM.
Yvan Blanchard è un uomo bello, sensuale, elegante e pericoloso come una pantera, che ama controllare, sedurre, manipolare, vezzeggiato e adorato da personalità di spicco, come da grandi criminali.
Yvan ha un unico punto debole: Emeric Lacroix, l’unico che non è mai riuscito a dominare in alcun modo, e a causa del quale ha perso denaro e potere, durante un incontro-scontro che lo ha costretto, sei anni prima, a scappare da Parigi e a nascondersi.
Da sei anni si conoscono, da sei anni Yvan tenta di sedurlo, da sei anni Emeric lo respinge, fino al momento in cui il gioco smette di essere tale.
Ma un cuore color ruggine e un bambino speciale, dallo sguardo tormentato, attendono di mettere alla prova ognuno di loro.
Uno Sherlock Holmes francese, in una storia ad alto tasso adrenalinico e passionale.
Un cuore color ruggine è il secondo libro della serie Nero di cuori e sono rimasta piacevolmente colpita dalla complessità della storia, e dalla particolarità dei vari personaggi.
Una storia che inizialmente ho trovato forse un po’ troppo caotica, troppe informazioni alla rinfusa tutte insieme, e non hanno aiutato i salti temporali che mi hanno un pochino destabilizzata, cercando nel frattempo di collocare i personaggi nella storia, e circoscriverli per cercare di afferrare ogni dettaglio.
Una volta però preso il ritmo e afferrati tutti i legami e le dinamiche che legano i vari personaggi, la storia scorre via veloce, e mi ha appassionata molto, con il legame molto stretto al libro precedente che tra l’altro non avevo afferrato in un primo momento e che mi ha colto davvero di sorpresa.
La storia ruota attorno principalmente a Emeric, detective che lavora come collaboratore esterno ed è un vero e proprio cane sciolto, un personaggio estremamente enigmatico, direi anche un po’ strano che non sono riuscita a inquadrare per bene; un personaggio che utilizza la propria intelligenza per risolvere casi difficili, casi che spesso gli vengono affidati quando altri hanno già rinunciato ed è solo il suo brillante acume che ne permette la risoluzione. In tutto questo Emeric è affiancato da un assistente, Kilian, una sorta di grillo parlante che tiene a bada Emeric quando il suo lasciarsi andare diventa eccessivo, quando il suo ricorso alle droghe non è più arginabile ma diventa un bisogno irrefrenabile ed è a quel punto che Kilian interviene, riportandolo sulla via maestra.
Ma Kilian non è il solo personaggio nella vita di Emeric; Yvan è il vero enigma di questa storia, un personaggio che salta fuori nella vita di Emeric grazie a un caso brillantemente risolto e che continua a spuntare e ricomparire, rappresentando un chiodo fisso che Emeric non riesce a togliersi dalla testa. Ma anche per Yvan valgono gli stessi sentimenti, le stesse emozioni intense e irrinunciabili.
Yvan sospirò, mentre sentiva l’eccitazione salire veloce. Quell’uomo così diverso, ma simile a lui, così intelligente e sicuro di sé, all’apparenza freddo, eppure così ambiguo e, forse, intimamente più fragile di quello che voleva apparire, riusciva a scatenargli desideri potentissimi, amplificati dalla sua voce calda e profonda che continuava quello strano gioco.
Ma al di là del rapporto che lega i tanti personaggi, questa storia segue ovviamente un filone thriller, con casi particolarmente cruenti e disturbanti, con alcuni colpi di scena che non mi ero assolutamente aspettata (e questo è per me un punto bonus) e legandosi al libro precedente anche se, così come è stata scritta e concepita, potete leggerla anche da sola.
Una storia davvero intrigante che però ha ancora una forma non del tutto pulita, con le stesse piccole problematiche che avevo già notato soprattutto per quanto riguarda la punteggiatura che potrebbe essere corretta con una banale rilettura.
Complessivamente comunque una bella lettura.