“… non è possibile cambiare il passato. Solo il futuro, e il presente. E lui lo voleva.”
Lui è il giovane Re Nalee che nelle sue battaglie per far diventare il suo regno un impero non ha esitato ad attaccare e sottomettere ferocemente un regno confinante, debole per la recente reggenza di un giovane principe, Ishael.
Nel delirio di sangue e violenza, le truppe e lo stesso re si sono macchiati di varie violenze, lo stesso reggente ne ha fatto le spese e il destino gli ha impedito di togliersi la vita per il dolore, la paura e il disonore.
Pentito e addolorato per quanto successo, il re Ashan decide di unirsi al giovane reggente sia per non lasciarlo nel disonore sia per unire definitivamente i due regni, rafforzando il suo potere senza ulteriori spargimenti di sangue, nonostante il ragazzo provi per lui solo paura e odio, deciso più che mai a vendicarsi e a fuggire.
Sembra un’impresa impossibile per entrambi, ancor di più quando i sentimenti e i desideri cambiano, diventando per il Re amore e struggimento, per il Principe desiderio e senso di colpa, non volendo cedere all’odioso nemico. Mentre i due novelli sposi cercano in qualche modo di superare l’abisso che li divide e generare l’erede che potrebbe sancire la loro unione e il potere del re, i regni confinanti non sembrano placarsi e continuano a tramare contro Ashan, mentre i parenti di Ishael non si rassegnano alla sua cattura e al suo sacrificio e sono pronti a rischiare il tutto per tutto per riportarlo a casa.
Romanzo breve ma non banale, trama interessante leggermente diversa dalle consuete della serie, incentrata più sui sentimenti interiori e sul desiderio, meno sulla pura sensualità e sull’erotismo; i protagonisti sono più complessi e definiti, più credibili nei loro tormenti interiori, nonostante l’ambiente alieno distante dal nostro mondo per usi e costumi e per la stessa fisiologia del popolo Nalee.
Piaciuto, consigliato come sempre agli amanti del fantasy e della serie ma adatto anche a una lettura a se stante.