TRAMA: Appena Gage Evans dà un’occhiata al suo sexy infermiere, ne rimane subito colpito. Peccato che gli abbia dato l’impressione di essere una specie di scavezzacollo. Nulla di più falso. Gage insegna giornalismo al college e sta scrivendo una serie di articoli per una divertente rubrica che elenca una lista di cose da fare prima di morire. Ecco perché si lancia sempre in nuove esperienze. Ma tutto questo non serve a convincere Ben che non è un drogato di adrenalina.
Dopo che la recente fine della sua ultima storia lo ha lasciato con il cuore spezzato, l’infermiere Ben Griggs è diffidente quando un paziente si interessa a lui, soprattutto perché l’uomo è finito al pronto soccorso per un incidente in moto. L’ex di Ben era un motociclista, uno scopamico che si è sbarazzato di lui per qualcuno di più interessante. Ben non è il tipo che riesce a mantenere vivo l’interesse di un drogato di adrenalina come Gage Evans. L’ultima cosa che vuole è farsi spezzare di nuovo il cuore dall’uomo sbagliato.
Più Ben conosce Gage, più è difficile resistergli. Può solo tenersi forte e godersi la corsa rimanendo in guardia il più possibile, ma la mancanza di fiducia di Ben è un grosso ostacolo per la nascita del loro rapporto e Gage sente che riuscirà a pazientare solo fino a un certo punto.
Può Ben fidarsi di Gage abbastanza da affidargli il suo cuore o sono destinati ad avere solo un’avventura che non andrà da nessuna parte?
A dispetto della sinossi poco chiara, ho trovato invece questa storia molto scorrevole, che si legge davvero in breve tempo senza essere troppo ingarbugliata come pensavo fosse inizialmente.
Per suffragare la massima che dice che l’apparenza inganna, Ben e Gage, i due protagonisti, si incontrano quando Gage viene portato in ospedale dopo una caduta dalla moto, proprio lui che motociclista non lo è nemmeno da lontano. E Ben, infermiere di turno, seppur professionale nel suo lavoro, non esita a declinare la sua proposta di uscire perché convinto al contrario che Gage sia a tutti gli effetti un motociclista e un drogato di adrenalina, proprio il tipo di persona con cui non vuole avere niente a che fare.
Gage tuttavia è un insegnante di giornalismo e si sta dedicando a una nuova rubrica, che vuole esplorare alcune attività che una persona dovrebbe fare almeno una volta nella vita. Gage in effetti è la persona meno assetata di adrenalina che ci possa essere, è un ragazzo tranquillo in cerca di una relazione duratura, atteggiamento che spesso spaventa i ragazzi con cui esce, che lo ritengono troppo appiccicoso, troppo affannato nel voler spingere per avere di più. Gage non ha mai avuto una vera famiglia, è stato sballottato in qua e là attraverso molte famiglie affidatarie perciò non riesce ad andare piano, non riesce a non voler sempre cercare quell’attaccamento che gli è mancato nell’infanzia, e questo ha sempre frenato molte delle sue relazioni.
Quando incontra Ben, l’infermiere schianto come lo chiama nella sua testa, l’attrazione è immediata ma altrettanto immediatamente si trova davanti a un muro bello resistente rappresentato da Ben stesso che non ha intenzione di rischiare di venire ferito di nuovo, che ha una bassa autostima di sé e non capisce cosa possa offrire a un’altra persona e si ritiene disponibile solo per relazioni da una notte.
In particolare, Ben è stato ferito più volte da persone che lo hanno trattato come un passatempo, non come una persona meritevole di una vera relazione e questo gli ha lasciato un bel bagaglio di problemi, di pensieri negativi, e sembra restio a qualsiasi coinvolgimento, con Gage, che vada oltre una semplice e innocua notte di sesso. Dove Gage è un personaggio positivo, ironico, che sa di essere attraente ma non ne approfitta, un personaggio che sa farsi amare e trovare simpatico per la sua solarità, troviamo un Ben musone, poco incline a lasciarsi andare, poco consapevole del proprio aspetto e ripetitivo fino all’eccesso nel ripetere a ogni piè sospinto il nome del suo ex e, sono sincera, alla decima volta in cui lo ha pronunciato, avrei voluto volentieri saltare dentro il libro e prenderlo a randellate.
La storia sarebbe stata quindi molto carina, specialmente la prima parte che si fa molto interessante, ma la seconda parte scade in una ripetitività eccessiva, come eccessiva è la caratterizzazione proprio del personaggio di Ben che avrei apprezzato di più se avesse avuto dei motivi un po’ più gravi, più solidi, ma per quella che è la vera motivazione del suo atteggiamento lo ritengo davvero troppo esagerato. Un libro quindi complessivamente carino ma che non mi ha entusiasmato.