TRAMA: Adam Meir e Paul Smith sono destinati a stare insieme.
Sin dall’adolescenza qualcosa sboccia tra loro e nulla, proprio nulla potrà intaccarlo, neppure l’orrore della Seconda Guerra mondiale. Gli anni passeranno e loro navigheranno ogni ostacolo che si parerà davanti con l’amore e la devozione l’uno verso l’altro di sempre, a dispetto di tutto e di tutti.
Le loro esistenze si intrecceranno con quelle di Liam e Tanui, in quella che diventerà un’amicizia destinata a durare per sempre.
Non sarà una vita semplice, tutt’altro, tuttavia il loro amore è forte, resiliente e loro affronteranno ogni cosa come un unico fronte unito, perché “dove vai tu, vado io.”
Questa è la loro storia.
Dopo la storia di Tanui e Liam, svoltasi durante la 2° guerra mondiale, ora è il turno di Paul e Adam, i loro migliori amici, uniti saldamente attraverso le traversie e gli orrori della guerra, nonostante l’iniziale tentennamento del più adulto Adam contro la determinazione di Paul.
Con qualche salto temporaneo, tra il presente ambientato negli anni ’90 e il loro comune passato, la loro lunga storia d’amore si intreccia con quella dei loro amici hawaiani e marginalmente con un’altra coppia interessante, Eddie e Greg (e chissà se l’autrice ci farà un pensierino), che i nostri due cupido hanno contribuito a unire, mentre noi lettori viviamo la loro vita e l’evoluzione della società verso le lotte lgbt.
Il loro primo incontro è negli anni ’30 quando Paul è ancora un bambino solo e bistrattato, mentre Adam è già un adolescente; nonostante la differenza d’età nasce una grande amicizia, con gli anni arriva l’attrazione e poi l’amore, come abbiamo visto nel romanzo procedente, e infine dopo la guerra inizia la loro vita insieme.
La loro storia attraverserà l’ostracismo più feroce e poi l’accettazione, passando dai primi timidi ritrovi per i “diversi” ai tentativi di affermare i propri diritti, dalle lotte di Milk ai moti di Stonewall, dalla tragica morte di Alan Turin al flagello dell’Aids, tra persecuzioni e Pride, in un susseguirsi di momenti chiave che toccano i nostri due protagonisti in vari modi, influenzando le loro vite e il loro destino.
Ho piacevolmente seguito la ricerca della prima casa, dell’università e del lavoro, le avversità e l’odio che li hanno feriti in molti modi, con simpatia ho “rivisto” Tanui e Liam, seguendo anche se solo marginalmente la loro vita, per poi arrivare a un finale in parte triste ma anche sereno e pieno di speranza, una giusta epilogo per due belle storie d’amore.
Buon romanzo tra il romantico e lo storico che ci racconta cinquant’anni di vita di due uomini pieni di speranza, impegno e amore; l’autrice è stata brava a coinvolgere il lettore nella storia del mondo LGBT senza appesantire la narrazione, con brevi accenni o spiegazioni mirate, senza essere troppo didascalica.
Letto con piacere, mi è piaciuto più del precedente perché convincente e ben strutturato: consigliato.
Grazie di cuore, sono felice che questa volta vi sia piaciuto 🙂
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Grazie a te
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