TRAMA: Quando gli opposti si attraggono, l’amore fiorisce nei luoghi più inaspettati.
Stefan Albemarle, impettito botanico, si è sentito emarginato per tutta la vita. Di conseguenza, è sempre stato molto solitario… cosa che rende più facile ignorare il fatto che, indipendentemente da quanto ci provi, le persone pensino sempre che sia un so-tutto-io e uno snob.
Milo Rios è un giardiniere urbano senza preoccupazioni che ha lavorato sodo per arrivare dov’è, ed è entusiasta del suo lavoro presso il Brooklyn Botanic Garden. Va d’accordo quasi con chiunque, ma non gli è mai importato abbastanza di nessuno per restare nei paraggi.
Quando Stefan e Milo si incontrano, durante una visita guidata di Milo del Botanic Garden, è odio a prima vista. Ma l’odio si trasforma velocemente in desiderio quando Milo mostra a Stefan quanto possa essere delizioso perdere il controllo a cui si è aggrappato così a lungo. Quando la maschera di Stefan inizia a cadere, Milo vede una profonda vulnerabilità nell’accademico. Una volta conosciuto il mondo di Milo, Stefan può finalmente ammettere di volere più dalla vita del successo professionale. Lavorando assieme, Stefan e Milo potrebbero riuscire a coltivare il futuro a cui entrambi ambiscono.
Mi sono innamorata di quest’autrice parecchio tempo fa, grazie a un’altra serie tradotta da noi, e ho accolto con gioia il suo ritorno in Italia quando ho saputo di quest’uscita.
Quello che apprezzo particolarmente di lei è che Roan ha un tratto che le è peculiare, un modo tutto suo di descrivere l’animo dei cattedratici, degli insegnanti, dei ricercatori e l’ho ritrovato in questo libro.
Stefan è un uomo di colore che di professione fa il ricercatore botanico presso un noto istituto e vive solamente per il suo lavoro, motivato dalla smania di eccellere, di spiccare, di saper fare meglio e più degli altri. Questa devozione verso un obiettivo è sempre stata la sua ‘coperta di Linus’ fin da ragazzo, perché Stefan si è sempre sentito solo, incompreso ed escluso da chi lo circondava. I suoi gusti non rispecchiavano la comunità nera, ma il suo colore non lo faceva inserire in quella bianca, pertanto Stefan si è richiuso a riccio e ha dato il suo amore incondizionato alle piante da studiare, modificare, migliorare, anche se col tempo il rovescio della medaglia è che è diventato supponente, spocchioso, antipatico verso il prossimo.
Tutto questo fino a che non incontra Emilio, detto Milo. È anch’egli un botanico, ma le somiglianze finiscono lì. Stefan e Milo sono agli antipodi della stessa disciplina per mille motivi: per visione, convinzioni, approcci e molto altro. La fredda metodica di Stefan si scontra col vivo mondo verde che Milo gli fa conoscere e Stefan, suo malgrado, scopre una nuova sfaccettatura di un universo che credeva di padroneggiare e l’uomo che lo aiuta nella scoperta lo affascina altrettanto.
Di questa storia ho amato molto la caratterizzazione di entrambi, le rispettive posizioni e gli ‘arroccamenti’ da cui scendere. Stefan è quello che deve fare più strada nel rivedere tutta la sua vita, ma anche Milo non è esente da sbagli o esami di coscienza, e il loro percorso, da soli e in coppia, non è certo facile o indolore.
È una storia molto bella, molto hot – con descrizioni esplicite, minuziose, molto coinvolgenti, condite da tanto Dirty Talk, per chi ama questo particolare –, ma anche con momenti di dolcezza e semplice condivisione.
Una storia piacevole, che vi consiglio di gustare non solo se siete amanti della Parrish ma anche se cercate una trama diversa dal solito, con coppia interraziale e ben amalgamata.
Punto bonus per la traduzione ben fatta e una cover nostrana che valorizza al meglio il libro.