TRAMA: L’ultima cosa che desidera Twig Starfig, investigatore privato mezzo drago e mezzo fairy, è recuperare un corno incantato rubato da un fae infido; però non può rifiutare quando un unicorno di abbacinante bellezza gli chiede di farlo. Non può rifiutare alla lettera, perché costringere il riluttante detective fa parte della magia seduttiva dell’unicorno.
Per giunta, Twig si ritrova sul groppone il saccente servo a contratto, Quinn Broomsparkle. In teoria i draghi dovrebbero aver voglia di mangiare gli umani, ma il lato mezzodrago vorrebbe ingoiare Quinn in un modo più… personale. E tanto per peggiorare le cose, è chiaro che quell’aiutante bello da togliere il fiato, ma inaffidabile, nasconde qualcosa. Qualcosa di grosso. E non si tratta di quello che ha nei pantaloni. Nel lavoro di un investigatore privato questo vuol dire guai con la G maiuscola.
Aggiungeteci anche un esercito di zombie, un’inquietante nave pirata fantasma, un tappeto volante malfunzionante, e l’imperioso padre fairy a pretendere che Twig sia all’altezza dell’illustre nome degli Starfig. Naturalmente, un vecchio ma costante nemico sceglie proprio quel momento per tornare in superficie. Tutti questi inconvenienti Twig può gestirli con tranquillità. Ma rendersi conto che si sta innamorando di un umano che non è libero di ricambiare il suo affetto, e la cui vita potrebbe dipendere dal successo di quest’ultimo caso… ecco, quello fa più fatica a gestirlo.
Chi mi conosce sa che il genere fantasy non è il primo genere che sceglierei per una lettura… non che mi dispiaccia ma spesso ho trovato libri troppo complicati, astrusi, pieni zeppi di personaggi con nomi difficili anche da tenere a mente e con storie così ingarbugliate da dover prendere appunti. Di libri fantasy belli ne ho letti però, anche del genere M/M e questa nuova autrice si è rivelata, almeno per me, una scoperta graditissima, un’autrice che mi ha conquistata fin dalle prime parole e che sicuramente leggerò ancora.
Guai a Elderland è un libro fantasy atipico, che non si incontra di certo tutti i giorni. Come i suoi protagonisti, un concentrato di sarcasmo, ironia, dei personaggi che sono caratterizzati in maniera talmente vivida che non fa strano nemmeno che siano mezzi draghi o fate!
Elderland è un reame, e Twig vive qua da quando è stato bandito dalla terra dei draghi, in cui la residenza però gli sarebbe spettata di diritto; Twig però è molto particolare, perché è metà drago e metà fairy. Questo per lui è un vero e proprio cruccio perché la sua metà fairy lo rende troppo piccolo per un drago – ecco perché è dovuto andarsene – ma allo stesso tempo la sua metà drago lo rende l’essere più grosso e minaccioso in quel reame popolato da esseri minuscoli – che però sono assolutamente perfidi. Twig è un investigatore e grazie all’aiuto della sua parte drago viene assunto per ritrovare di solito cose preziose, ori, cimeli, pietre e alcune volte anche persone.
Invece di trovare un assistente, che sta cercando da tempo immemore, Twig si vede arrivare invece nel proprio ufficio la creatura più magnifica, più bella, più straordinaria che abbia mai visto; un unicorno bellissimo, che trasuda fascino e seduzione a cui nessuno può resistere e che – inaspettatamente – quella creatura tanto bella esteriormente utilizza come una vera e propria arma per manipolare il prossimo. Anche Twig non ne è immune e accetta di ritrovare il corno che l’unicorno ha perso… a carte. Ma l’unicorno, oltre a essere una creatura tanto bella quanto meschina, è anche avara e invece di pagarlo, cede a Twig il suo schiavo di letto, Queen, che potrà sfruttare per ogni suo desiderio.
Pensate già come andrà a finire? Beh avrete sicuramente una bella sorpresa perché ogni personaggio è una sorpresa continua, a ogni pagina si svelano nuovi segreti e colpi di scena, ribaltando quello che gli stessi personaggi pensano di se stessi e degli altri, in una girandola avventurosa piena anche di insidie. Le creature che troviamo durante la lettura sono tante e molto ben caratterizzate, dalle fate ai giganti, dai ciclopi ai demoni col farfallino, tutti fantastici nella loro singolarità. L’autrice è stata però davvero anche molto brava nel piazzare qua e là alcune parti divertenti, alcuni siparietti deliziosi che sono sicura vi strapperanno più di una risata, creando dei personaggi a tutto tondo così adorabili da non voler smettere di leggere. Era da tanto che non mi divertivo così a leggere un libro, l’ho trovato davvero molto molto carino, un fantasy sì atipico ma anche completo, con la giusta dose di trepidazione e curiosità ma che mi ha fatto anche divertire.
Lo consiglio assolutamente.