Buongiorno amici e amiche di Tre Libri Sopra il Cielo, questa settimana per la rubrica “LGBT… ON THE MOVIE” parleremo del film per la televisione “Jonas” ,diretto da Christophe Charrier.
Trasmesso per la prima volta il 23 novembre 2018 in Francia e Germania sul canale televisivo Arte, viene proiettato per la prima volta il 23 settembre 2018 al Festival della Tv di La Rochelle dove vinse tre premi: miglior film TV, miglior regista e migliore musiche. In Italia viene distribuito da Netflix il 6 marzo 2020. “Jonas” è un thriller teen drama focalizzato sul tema dell’omosessualità dove si racconta l’intricata adolescenza del protagonista sviluppata attraverso flashback che ricostruiscono la sua vita.
E’ il 1995, e l’adolescente Jonas, interpretato da Nicolas Bauwens, fa la conoscenza di un nuovo studente appena arrivato nella sua scuola, l’indecifrabile Nathan, interpretato da Tommy-Lee Baik. Jonas è un ragazzo timido che ha difficoltà a relazionarsi con gli altri, ma quando incontra Nathan si sente subito attratto dal ragazzo e i due iniziano una relazione che viene spesso presa di mira dai loro coetanei, ma lo stesso Jonas ha paura di dichiarare la propria sessualità ai genitori, timoroso dell’impatto che il suo coming out potrebbe avere nelle dinamiche familiari.
Il racconto della giovinezza del protagonista si alterna al presente di Jonas, un uomo adulto, cambiato, irrequieto e segnato dagli eventi del passato. Il Jonas adulto, interpretato da Fèlix Maritaud, lavora come infermiere in ospedale edha una vita sentimentale complicata, infatti tradisce spesso il suo attuale fidanzato e prende spesso parte a risse in locali gay che gli causano problemi con la legge. Jonas, negli anni, perde la sua genuinità e porta sulla sua pelle i segni dell’amore adolescenziale e della notte in cui vede per l’ultima volta il volto del suo primo amore Nathan.
In “Jonas” la tematica dell’omosessualità è centrale e il film è dominato dal linguaggio dei corpi giovani e belli. Inizialmente la storia appare poco originale, ma con il passare dei minuti riesce a incuriosire soprattutto grazie all’alternanza dei flashback tra passato e presente, che trattengono lo spettatore nell’attesa di comprendere il fantasma dietro lo sguardo di Jonas.
Nel film il linguaggio del corpo degli attori è fondamentale e forse proprio per questo il regista Charrier ha scelto l’attore cinematografico e pornografico francese Félix Maritaud, che riesce a essere sensuale, inerme e maledetto allo stesso tempo mentre racconta il dramma che consuma la sua anima.
Classe 1992, Félix nasce a Nevers e frequenta gli studi di Belle Arti che poi abbandonerà per mancanza di risorse.
Apertamente omosessuale, inizia la sua carriera nella pornografia gay nel 2015 con lo pseudonimo di Anal Fury per gli studios Citebeur e Sketboy girando molte scene nel ruolo di passivo. Nel frattempo muove i primi passi nel cinema tradizionale e nel 2017 viene scelto dal regista Robin Campillo che gli affida il ruolo di Max in “120 battiti al minuto”.
Nel 2018 recita nel film “Un couteau dans le coeur” di Yann Gonzalez e in “Sauvage” di Camille Vidal-Naquet dove interpreta Léo, un giovane prostituto di strada, ruolo che gli farà vincere il premio “Louis Roederer” come miglior rivelazione al Festival di Cannes 2018 ed il premio di miglior attore al Festival du film francophone d’Angoulême.
VIDEO:
FONTI: https://www.youtube.com/watch?v=HHigllswzSc
http://: https://it.wikipedia.org/wiki/Jonas_(film_2018)
https://cinema.everyeye.it/articoli/recensione-jonas-film-netflix-tema-lgbt-47625.html
https://www.cinematographe.it/recensioni/jonas-2020-recensione-film-netflix/
https://it.wikipedia.org/wiki/F%C3%A9lix_Maritaud