TRAMA: Abraham McGregor e Quinton Daniels si conoscono sin dall’infanzia.
Si sono amati e poi perduti a causa di una decisione di Bram che li ha portati ad allontanarsi e a percorrere strade differenti.
Dopo quindici anni, parte dei quali passati in missione in Medio Oriente, Bram torna nella sua città natale per cercare di guarire dagli orrori e dalle cicatrici che la guerra ha lasciato nel suo animo, sentendosi soffocare nella sua stessa pelle.
Il ritorno a Syracuse fa ritrovare i due vecchi amanti, perché Quinn non se n’è mai andato e adesso gestisce la locanda di famiglia insieme a sua zia.
Riusciranno i due uomini a superare il dolore che si portano dietro e a tornare a respirare?
Ho già avuto modo di apprezzare quest’autrice per un’altra serie, ma anche Profondo come un respiro si è confermata una lettura interessante.
Devo dire che ho gradito particolarmente l’impostazione narrativa che è stata adottata: il cambio continuo fra presente alternato al passato – un passato più remoto e un passato più recente – capitolo dopo capitolo, in cui ricordi e i flashback ci danno modo di seguire le vicende attuali e di capire il come e il perché esse avvengano.
Bram e Quinn si conoscono fin da ragazzini, dall’età di otto anni, quando Quinton viene affidato alla zia dopo l’abbandono della madre squilibrata e inaffidabile.
L’esuberanza di Bram compensa la timidezza di Quinton, tanto da renderli inseparabili da quel momento in poi. La loro amicizia cresce con loro, fino a diventare amore nell’adolescenza, a un passo dall’età adulta. Ma la vita è stata dura e crudele con entrambi, perché anche Abraham, all’improvviso, si ritrova orfano e affidato alle cure della sorella maggiore.
Solo leggendo capirete le motivazioni che lo hanno spinto ad arruolarsi e a rompere con Quinn, ma quindici anni dopo, Bram torna a casa, ferito nel corpo e ancor più nell’animo, e deve fare i conti con quello che ha lasciato, coi cocci rotti, amori mai morti, rimpianti e recriminazioni.
Malgrado gli argomenti seri che vengono trattati (come il disturbo da stress post traumatico, gli orrori della guerra, le morti e le menomazioni) il libro non è affatto angosciante. Il tutto viene sviluppato con rispetto e garbo, in modo realistico ma non troppo cupo.
Bram e Quinn sono due persone ‘rotte’ per motivi diversi, ma la durezza della vita e delle loro scelte li ha avvicinati una volta e ora quell’occasione ritorna.
Anche se non sarà un percorso facile né indolore, Quinn è la persona giusta per supportare Bram nel suo percorso di guarigione ed è stato interessante vederli rapportarsi.
Mi sono piaciuti anche i personaggi secondari che interagiscono con loro, amici e parenti che amano i nostri protagonisti e cercano di aiutare a modo loro. Una menzione speciale è per Squirrel, il meraviglioso cane di Quinn, che con la sua sensibilità fa scaldare il cuore.
Pur con qualche accenno presente, la storia non è particolarmente erotica, ma sono i sentimenti a troneggiare e l’amore e l’affetto traspaiono in modo efficace.
Se cercate un bel libro, che parli di seconde possibilità e riscatto, questo potrebbe regalarvi qualche ora piacevole.