TRAMA: Quando Yanni Tomaras viene sbattuto fuori di casa, le ultime parole dei suoi genitori sono insulti religiosi e l’ordine di non tornare mai più. Disperato e senza un tetto sopra la testa, viene adescato da Lance – un uomo all’apparenza perfetto, ma con un predatore perverso celato nell’animo – che abusa di lui fino a quando Yanni non trova il coraggio di andarsene.
Yanni dovrebbe sentirsi libero. Ma quando Spencer Cohen lo trova, si rassegna all’idea di essere riportato da Lance e vivere ancora una volta nella paura.
Iniziare il college e un lavoro part-time permette a Yanni di tornare a vivere. Ma è la passione per i film muti a condurlo a Peter Hannikov, una persona dall’animo gentile ma con il doppio dei suoi anni. Un’improbabile amicizia tra i due sboccia in qualcosa di più grande. Nemmeno l’uomo sa cosa vuole, all’inizio. Capirà in seguito che ciò di cui ha bisogno è proprio la storia di Yanni.
“Per anni ho vissuto come un uccellino in trappola con le ali tarpate, torturato e picchiato.
Credevo di essere fuggito, una volta lasciato il mio aguzzino, ma con il senno di poi ho capito di essere ancora prigioniero, stavolta, però, della paura e dell’insicurezza.
Spencer e Andrew, insieme ai suoi genitori, hanno spalancato la porta della gabbia in cui ero rinchiuso.
Ma è stato Peter a insegnarmi a volare.”
Avvertenze: Questo romanzo contiene scene di violenza, suicidio e abusi sessuali. Consigliato a un pubblico consapevole.
Questa storia era molto, molto attesa e di fatto già il titolo “La storia di Yanni” fa pensare che sarà una storia molto corposa.
Yanni ha solo ventun anni ma una triste vita alle spalle, visto che è stato allontanato dalla famiglia bigotta dopo il coming out ed è stato abusato per lungo tempo dal suo amante. Chiamarlo compagno certo non è la parola giusta, anzi, la parola adatta per definirlo è aguzzino, un uomo benestante ed egoista con la propensione alla prevaricazione e alla violenza, possibilmente su giovani ragazzi indifesi e senza nessuno su cui può esercitare il suo potere e la sua capacità di manipolazione.
Salvato da Spencer e dai genitori di Andrew, come abbiamo letto nei libri precedenti, ora Yanni cerca faticosamente di riprendersi la sua vita, ritornando a scuola di recitazione, trovando una nuova casa e un nuovo lavoro; la fortuita conoscenza con il quarantenne Peter si trasforma in una bella amicizia, senza altro scopo se non passare del tempo insieme condividendo le passioni in comune, come il cinema muto e il loro idolo Charlie Chaplin.
Anche Peter ha alcune dolorose cicatrici che lo hanno segnato e lo hanno reso guardingo e un po’ disilluso, dopo un’infanzia vissuta con un genitore violento e una recente delusione sentimentale; la sua propensione ad avere compagni più giovani, in una relazione Daddy-Twink, da tempo lo lascia frustrato per l’impossibilità di trovare un’anima a lui affine, un giovane uomo che desideri una relazione seria con un uomo maturo che si prenda cura di lui. Ho apprezzato la narrazione articolata ma allo stesso semplice per spiegare la particolare relazione tra il maturo Daddy e il giovane Twink; senza appesantire il racconto, l’autrice è riuscita a spiegare il loro mondo senza morbosità o inutili e noiose spiegazioni.
Sembrerebbe facile unire come coppia Peter e Yanni ma se il primo potrebbe arrendersi presto all’amore, il ragazzo invece è ancora troppo traumatizzato e segnato, sia mentalmente che fisicamente, per cedere al sentimento che piano piano cresce tra loro, tra una cena e una serata al cinema, una passeggiata e una maratona tv.
La nuova casa in comune con altri ragazzi problematici, George, Jordan e Skylar, è un primo passo per Yanni verso la guarigione, come anche il suo nuovo lavoro e gli studi; il confronto con altri ragazzi abusati e poi con il suo ex Lance potrebbero liberarlo dalle sue catene o frenare la sua rinascita: riuscirà ad arrendersi all’amore per e con Peter?
Ultimo e per me migliore libro della serie, ritengo questo romanzo una chiusura quasi perfetta grazie alla storia della bellissima coppia Peter-Yanni e anche ad alcuni accenni su Spencer e Andrew; finalmente possiamo seguire da vicino il lungo e doloroso percorso del ragazzo visto dai suoi occhi, tra amore e romanticismo, desiderio e timore, sensualità e sesso.
Unico difetto è per me la lunghezza del romanzo: nonostante la storia sia più articolata e complessa dei precedenti, ho trovato la narrazione un po’ troppo dilatata, a volte al limite della ripetizione ma nel complesso una buona lettura che consiglio.