TRAMA: Austen Payne, agente specialista di squadra (SSA) nei THIRDS per la Destructive Delta e operativo del TIN, ha visto il peggio di ciò che il mondo ha da offrire, fronteggiato killer letali e contribuito a rovesciare delle pericolose organizzazioni. Ma nulla lo terrorizza di più che innamorarsi. Dopo anni di lavoro sotto copertura, Austen è un maestro nel difendere se stesso e proteggere il proprio cuore, finché non conosce Osmond Zachary.
L’agente della Difesa dei THIRDS Osmond Zachary ha una famiglia numerosa che lo riempie di fin troppo affetto, eppure a volte c’è qualcosa che manca nella sua vita. Dopo aver conosciuto lo scontroso, sboccato e nervoso ghepardo teriano Austen Payne, Zach capisce esattamente cosa – o chi – sia. Purtroppo Austen sembra determinato a evitarlo a tutti i costi.
Quando Zach sventa un tentativo di omicidio, però, finisce nel mirino del killer e Austen diventa la persona più qualificata per tenerlo in vita. Zach spera che la crisi li farà avvicinare, ma Austen ha tutte le intenzioni di andarsene non appena sarà cessato il pericolo.
Il “vissero felici e contenti” non è fatto per uomini come Austen, ma Zach è determinato a dimostrargli il contrario.
Era dal primo libro dei Thirds, con l’entrata in scena di Dex nel loro quartier generale, che ero super curiosa di conoscere meglio l’orso teriano Osmond Zachary. Un personaggio che fa la sua entrata in scena da subito con un siparietto memorabile insieme a Dex e a un pacchetto di patatine sgraffignato (lo avete letto vero? altrimenti rimediate!) ma che poi è sempre rimasto sulla sfondo, facendosi vedere ogni tanto ma mai in maniera più approfondita, facendo parte per l’appunto di un’altra squadra.
Stessa cosa per il personaggio di Austen, molto più enigmatico, un personaggio che conosciamo quasi da subito ma che, pur rimanendo anch’egli sullo sfondo della scena principale, dà sempre la sensazione di essere un passo avanti a tutti, di essere molto più coinvolto “dietro le quinte” di quello che vuole far credere. Un personaggio che fa credere di essere un semplice agente di collegamento, una sorta di pedina mobile al servizio dei capi e di non essere poi così strategico… una sensazione che da subito si rivela sbagliata perché Austen è assolutamente coinvolto nelle macchinazioni più in alto, non è un semplice agente scelto per la sua scaltrezza e velocità e perché no, furbizia, ma perché capace di rendersi invisibile, capace di intrufolarsi in ogni dove senza essere scoperto, capace di affrontare assassini a mani nude con una preparazione che risulta subito evidente non essere quella di un semplice agente.
Due personaggi che finalmente conosciamo meglio, che sembrano “amalgamarsi” come acqua e olio e che sono comunque destinati a stare insieme fin da quando Zach si è trovato a fare da baby sitter a un Austen ferito e convalescente.
Austen è il personaggio enigmatico per eccellenza, un agente del TIN sfuggevole e misterioso che non vuole legarsi a nessuno, che è allergico alle relazioni di qualsiasi tipo e che considera anche un abbraccio quasi intollerabile. Un Austen che si ritrova però nella tana della famiglia Zachary, che lui chiama con ironia un’orda di vichinghi, che hanno un’intera montagna per la loro vastissima famiglia; una famiglia affettuosa, tattile, esageratamente protettiva che diventa un blocco unico per difendere il piccolino (si fa per dire visto che è pur sempre un orso!) da chi l’ha preso di mira.
Zach è un personaggio che mi è piaciuto fin da subito e non ho cambiato idea dopo aver letto di lui in maniera più approfondita; un orso teriano flemmatico e affettuoso, che a dispetto della propria stazza intimidatoria, è un ragazzo allegro e davvero poco aggressivo, circondato da un esercito di fratelli, nipoti, cugini che lo sommergono di amore.
La storia, oltre a essere molto introspettiva nei confronti di Austen che deve guardare in faccia ai propri sentimenti, al suo voler essere distante da tutti ma al contempo al suo bisogno di vicinanza, di essere amato e confortato, è anche molto adrenalinica, e alcuni siparietti davvero divertenti, in vero stile THIRDS, ne hanno fatto davvero un libro completo e molto bello.
Che bello temevo che l’universo dei Thirds venisse abbandonato, ci sono ancora un sacco di storie da raccontare e non vedo l’ora di leggerle😍
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