TRAMA: Jude: Raggiungere la vetta della classifica della musica country scatena la pazzia, e nessuno è più folle del mio ex. Purtroppo, le minacce di rivelare la mia omosessualità stanno aumentando. E qui entra in gioco la guardia del corpo dei miei sogni.
Probabilmente sarei infastidito da quella presenza costante, se la sua attenzione per il mio corpo non fosse così… ah… meticolosa. Adesso devo preoccuparmi di non rivelare la verità su di me davanti a milioni di fan se, in pubblico, non riuscissi a tenere le mani a posto.
Derek: Sono un ex-Marine trasformato in una specie di babysitter. Se sarò costretto a sentire Jude cantare un’altra volta la sua mega-hit Bluebell, potrei ucciderlo con le mie stesse mani, e dopo sei anni nelle Forze Speciali, so come utilizzare un’arma. Purtroppo, lo sa anche lui. Ma il suo arsenale include addominali scolpiti e corde vocali micidiali.
Ho affrontato pistole, coltelli, esplosivi, eppure è Jude Marian che potrebbe farmi finire in ginocchio.
Jumping Jude è il terzo volume della serie “Made Marian”, questa stramba famiglia un po’ impicciona e imbarazzante, ma in senso buono, perché sono tutti ospitali, affettuosi, disponibili ad accogliere e amare nuovi membri.
Anche se la serie ha per ogni libro una nuova coppia, è innegabile che qualche rimando ci sia, perché in un certo senso le storie dei vari fratelli scorrono parallele e ogni tanto si intersecano, come in questo caso.
Abbiamo già intravisto Jude nei precedenti libri, ma qui il figlio Marian più famoso e ricco è il protagonista.
A differenza di tutti i suoi fratelli naturali o acquisiti, Jude non può fare serenamente coming out per vari motivi, il più attuale dei quali è la sua carriera come cantante e compositore di una band che suona musica country. Se Jude si dichiarasse al mondo, rischierebbe di vanificare anni di sacrifici e fatica. Jude vive per la sua musica, anche se vivere da star ha comunque i suoi svantaggi, come la mancanza di privacy, le amicizie interessate e i fan fin troppo esuberanti, a volte squilibrati e al limite della mitomania.
È per questo che Jude si è affidato a un’agenzia di sorveglianza e ha una guardia del corpo che lo protegge. Dopo un episodio spiacevole, il suo attuale bodyguard è Derek Wolfe, ex-Marine, militare grosso e intimorente, silenzioso e discreto.
Cos’hanno questi due in comune, a parte vivere a stretto contatto ogni giorno? Entrambi sono gay, ma non possono dirlo al mondo, anche se per motivi diversi, e si credono reciprocamente etero, anche grazie a dei depistaggi.
Ma prima o poi l’attrazione che sobbolle fra loro esplode e un’amicizia con benefici – sanno entrambi che custodiranno il segreto dell’altro – si trasforma in sentimenti e amore che complicano tutto.
Questa è una storia che mi è piaciuta davvero molto. Il secondo volume rimane il mio preferito, ma anche questo si destreggia bene.
La trama del libro rappresenta il mondo patinato dei vip; è un romance spruzzato un po’ di giallo quando degli imprevisti minano la serenità dei nostri eroi in più occasioni.
Il volume è anche ricco di taaante scene erotiche, esplicite e dettagliate, che intrattengono piacevolmente.
La caratterizzazione di Jude è davvero ben fatta. Un mix di bravo ragazzo, generoso, umile e gentile, ma anche un uomo determinato, pronto a sudare per ottenere ciò che vuole.
Man mano scopriamo anche Derek e i suoi tormenti, ma anche lui ha saputo conquistarmi a suo modo.
Una menzione doverosa va al caotico Clan Marian e alle linguacce irriverenti e simpatiche dei suoi membri. Quella famiglia così accogliente e amorevole è come una coccola.
Questo libro ammicca un po’ al vecchio film ‘The bodyguard’ con Costner e la Houston, e se siete dei fan delle dinamiche protetto/protettore, ve lo consiglio.