TRAMA: Un Dom disilluso. Un sub devastato
Quando Craig entra in un club kink dopo mesi, l’ultima cosa che si aspetta è di vedere il suo ex Dom, Tim, con addosso un collare. Come se scoprire che il suo ex è uno switch non sia stato abbastanza scioccante, Craig si ritrova in conflitto con il Dom di Tim. Quando l’incontro si mette male, un altro Dom accorre in suo aiuto, togliendolo dai guai, e Craig è troppo sconvolto per discutere quando l’uomo si intromette e, in seguito, si prende cura di lui.
Alan aveva adocchiato il ragazzo nell’attimo esatto in cui era entrato nel suo club. Sarebbe stato difficile non notarlo. Era bellissimo, triste e vestito da capo a piedi. Non appena lo accoglie tra le sue braccia, Alan capisce di non voler lasciarlo andare; forse mai. Inoltre, è preoccupato che la sua esperienza possa spaventare Craig, a tal punto da perdere l’occasione di avere qualcosa di reale con lui, anche se ormai sono lontani i giorni in cui era un Dom a tempo pieno.
La loro relazione progredisce in fretta, ma Craig non riesce a fare meno di chiedersi se un sub inesperto come lui possa essere abbastanza per un Dom navigato come Alan.
La sinossi stuzzicante ha subito attecchito nella mia mente – amante dei Gap, delle situazioni un po’ sbilanciate, dove c’è chi si prende cura di qualcun altro, e alla fine sono rimasta pienamente soddisfatta di questo libro, di una nuova autrice che seguirò ancora con molto interesse.
Non lasciatevi spaventare dal BDSM; anche se non ne siete amanti questo libro lo affronta in maniera davvero particolare, senza fruste o altre pratiche estreme, privilegiando la parte mentale, con un approccio davvero molto soft che ho apprezzato. Nemmeno io sono molto amante di pratiche estreme o del BDSM duro e puro, trovo difficile capire le dinamiche che lo sostengono, perciò ho apprezzato che in questo caso fosse accompagnato da un’introspezione dei personaggi.
Tra Alan e Craig, i due protagonisti, è quasi amore a prima vista; non proprio amore ma un’attrazione che li attira l’uno verso l’altro riconoscendosi anime affini, riconoscendo il bisogno dell’altro. Un bisogno di prendersi cura, da parte di Alan, e di un “lasciarsi” alla cura dell’altro da parte di Craig.
Craig ha subito una brutta rottura, diciotto mesi prima ha visto andarsene, da un momento all’altro, il suo ex, Tim, quello che da amico era dapprima diventato amante e poi fidanzato e successivamente anche Dom. Avevano sperimentato insieme, scoprendo un mondo di cui desideravano cose opposte e da quel momento erano diventati Dom e sub fino appunto al momento dell’addio di Tim; un addio improvviso, inaspettato, senza giustificazioni che ha ferito moltissimo Craig e che gli ha lasciato molti strascichi, inficiando soprattutto la sua fiducia verso il prossimo.
Dopo diciotto mesi però si sente quasi pronto ad andare avanti, a entrare di nuovo nel mondo del BDSM, e così si reca in un locale dove non è mai stato insieme a Tim e lì chi incontra? Esatto, proprio Tim! Un incontro che lo lascia atterrito, ferito, sconvolto dalla rivelazione che forse non ha mai conosciuto veramente il proprio ragazzo ma l’arrivo di Alan, un altro Dom, sembra riportarlo letteralmente alla vita. Alan prende le redini, si prende cura del suo ragazzo, diventa il Daddy che Craig agogna, e lui diventa il suo boy, il suo ragazzo; una relazione di cura che Craig aveva sempre desiderato, che Alan invece non era proprio sicuro di volere fino al momento in cui ci si è trovato e ha finalmente capito che il suo posto era esattamente quello.
Un rapporto che si sviluppa molto velocemente, quasi immediato; i protagonisti non hanno grossi dubbi, a parte Craig che appunto si porta dietro molta sfiducia e insicurezza, non tergiversano, ma si ambientano da subito in una relazione Daddy/boy non estrema, ma caratterizzata dal prendersi cura dell’altro.
Un libro davvero molto, molto dolce ma non stucchevole, l’ho trovato ben bilanciato nelle parti dedicate alla pratica BDSM senza essere troppo tecnico; molto romantico e con una buona rosa di personaggi secondari che hanno stuzzicato la mia curiosità.