TRAMA: Alan Mars è un sedicenne prodigio del violino, ma poco prima del suo debutto, sua madre perde la vita in maniera tragica. Alan si sente in colpa per l’accaduto, e dopo quattro anni porta ancora con sé le cicatrici di quel giorno. Tormentato da incubi e fobie, non riesce a lasciare andare il passato e a condurre una vita normale.
A incrinare la sua già fragile quotidianità interviene la dichiarazione del padre, che decide di accogliere in casa la sua nuova compagna con il figlio venticinquenne: Jay Dunst.
La convivenza con Jay si dimostra da subito impossibile: Alan cerca di nascondere le proprie fobie per non essere preso di mira e nello stesso tempo dichiara guerra a Jay per allontanarlo da casa. Interviene Roy, migliore amico di Jay, che si avvicina sempre di più ad Alan. Jay è turbato dalla loro improvvisa e immotivata vicinanza e per qualche ragione vederli insieme lo sconvolge.
Alan nasconde le sue paure, Jay sembra avere un segreto che non vuole confessare.
Uno di loro deve fare un passo indietro lasciando l’altro libero di vivere la propria vita serenamente, oppure entrambi finiranno per distruggersi a vicenda.
“In un istante la vita che ognuno di noi aveva sempre conosciuto e amato poteva cambiare totalmente. Erano bastati un paio di minuti per cancellare anni di abitudini e sicurezze. Tutto ciò su cui avevo sempre contato e su cui avevo nutrito la certezza che sarebbe durato per sempre era stato spazzato via.”
Alan è il protagonista assoluto del romanzo, nel bene e nel male: la morte tragica della madre durante un incidente di cui si sente colpevole lo ha segnato duramente, trasformandolo da adolescente senza pensieri e promessa della musica classica a giovane uomo chiuso in se stesso, senza sogni futuri ma schiavo di fobie e paure che ne condizionano la vita.
L’improvviso arrivo della nuova fidanzata del padre, Maggie, e del di lei figlio venticinquenne Jay sconvolge ancora una volta la sua esistenza, spingendolo a parole, accuse e azioni deplorevoli e a volte anche odiose, in una girandola di conflitti prima con Maggie e successivamente con il suo nuovo odiato compagno di stanza, Jay.
Anche Jay ha qualche segreto e qualche tormento che lo affligge e l’odio di Alan certo non lo aiuta; l’amicizia che pian piano si instaura tra loro sembra migliorare e potrebbe trasformarsi in qualcosa di più, nonostante Jay sia etero… o no?
Come non immedesimarsi in un figlio distrutto dalla morte della madre e dai sensi di colpa? Come non essere irritati dall’egoistica voglia di girare pagina del padre di Alan, anche se capiamo il suo punto di vista una pagina alla volta? Come resistere alla voglia di dare una scrollata a Dave, il miglior amico di Alan, per spingerlo a fare coming out? E non parliamo di Jay, che avrei abbracciato e preso a calcioni alternativamente; peccato non aver avuto il suo punto di vista ma comprendo la scelta dell’autrice di narrare la storia dal POV di Alan, in questo modo il racconto non ha perso l’aura di incertezza e curiosità che permea buona parte del romanzo.
Anche il padre di Alan è un personaggio credibile, anche se il suo tentativo di aiutare il figlio non va proprio come sperava, forse a causa del dolore per la perdita o del lavoro che lo ha distratto dal suo reale livello di stress; la leggerezza con cui gli presenta la nuova fidanzata e suo figlio è inqualificabile e per diversi capitoli l’ho detestato, pur concedendogli delle attenuanti. Insomma un personaggio credibile nelle sue imperfezioni umane.
Povera Maggie, penso che sia il personaggio migliore del romanzo: provata dal primo matrimonio con un uomo debole e problematico, piena di debiti e con un figlio da crescere, pensa di aver trovato il principe azzurro; certo non è pronta ad affrontare un ragazzino traumatizzato, ma anche viziato e pieno di livore.
Un altro personaggio positivo è Dave, il miglior amico di Alan, anche lui gay ma non dichiarato, nonostante i genitori comprensivi e amorevoli e l’appoggio dello stesso Alan; è un ragazzo simpatico e molto importante per la storia ma non completamente sviluppato e risolto come meritava, come anche Roy, il miglior amico di Jay, un altro ragazzo molto intrigante che l’autrice inserisce perfettamente tra i due contendenti e che avrebbe meritato secondo me maggior peso nell’intreccio.
Trama abbastanza originale, anche se il finale non mi ha convinta del tutto; sulla prima parte avrei tranquillamente dato il giudizio massimo, mentre il finale mi è sembrato un po’ debole, a tratti prevedibile, in altri punti quasi irritante.
Il romanzo comunque mi è piaciuto, come i caratteri complessi e a volte quasi irritanti dei protagonisti; sembra un controsenso ma in questo modo per me l’autrice ha reso più credibili i protagonisti, non semplici personaggi senza sfumature ma a volte buoni, a volte crudeli, proprio come le persone vere.
Letto con piacere e consigliato.