TRAMA: Antonio e Pietro.
Pietro e Antonio.
Una storia d’amore lunga una vita intera, già raccontata in “Dimmi chi sei”.
Questa novella è il punto di vista di Pietro, il suo realizzare che qualcosa non va, lo sgomento nel capire che quella vita che hanno sempre percorso insieme proverà a dividerli, suo malgrado, nell’ombra di un nemico invisibile.
È l’inizio di un nuovo scoglio lungo il cammino dei due uomini, una svolta dolorosa che sconvolgerà la loro vita, ma non inciderà sulla loro unione.
Dopo aver letto la bellissima e intensa storia d’amore di Antonio e Pietro, raccontata nel romanzo Dimmi chi sei, dove entrambi erano anziani e il secondo ormai perso nell’Alzhaimer, ora torniamo ancora indietro nel tempo, precisamente a quando è iniziata la malattia, raccontata però da Pietro stesso.
Pietro si rivela pienamente in questo racconto, tra timori, giornate di vita quotidiana e momenti vissuti insieme al suo grande amore Antonio, momenti di cui abbiamo in parte già letto ma dall’altra prospettiva e che messi insieme rendono la storia ancora più bella e commovente.
“Chi lo può capire che vuol dire quarantaquattro anni di noi?”
Con Pietro seguiamo la quotidianità della vita di questa coppia, una come tante: vita casalinga di due vecchi compagni, lavoro che forse non è quello sognato, almeno per Pietro che amava occuparsi di meccanica, ma che ha permesso loro di avere una vita serena, e l’amore che non è mai scemato, anzi è cresciuto sempre più.
Purtroppo una nube si sta addensando su di loro e Pietro ormai se n’è accorto: qualche momento di smemoratezza, prima sottovalutato poi accantonato, e infine affrontato con timore, cercando di superare le avversità sempre insieme e con amore.
Bellissimo racconto che integra il libro precedente aggiungendo i pensieri e i ricordi di Pietro, personaggio finora visto solo attraverso gli occhi amorevoli del suo compagno, qui invece pieno protagonista di una storia d’amore romantica, sensuale, complice e molto commovente e dolorosa, ma mai disperata.
Consigliato a tutti, anche a chi non ha letto il libro precedente, ma io raccomando di leggerli tutti e due sia perché ne vale la pena, sia per la storia, sia per l’ottima scrittura.
Grazie di cuore per come hai accolto questo racconto che, come hai ben compreso, non voleva essere un sequel ma, appunto, farci conoscere i pensieri di Pietro, il cedimento del suo carattere forte di fronte alla malattia e il modo in cui Antonio, che da sempre era il tenero della coppia, diventa il perno rassicurante. Voglio troppo bene a tutti e due, non ce la facevo ad accantonarli! Grazie davvero!
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quando un libro mi piace molto,sono sempre felice di conoscere meglio i personaggi, Pietro era rimasto un passo indietro nella storia ora è perfetto.
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