TRAMA: Adam e Cullen vivono a Weehawken nel New Jersey. La loro cittadina sorge sulle rive dell’ Hudson River. Al di là del fiume svetta lo skyline di New York.
Qualcosa li accomuna: al loro ultimo anno di liceo si ritrovano a condividere la stanza nella casa di una famiglia affidataria. Adam è stato adottato dai Trammel da quando aveva dieci anni e li considera in tutto e per tutto i suoi genitori. Cullen è stato mandato da loro solo l’autunno precedente, pochi mesi prima del suo diciottesimo compleanno. Ha un passato devastante di abbandoni e abusi psicologici, ma anche un carattere forte ed estroverso grazie al quale non si è lasciato abbattere.
Adam, al contrario, è riservato, introverso, a tratti apatico, eppure è riuscito a ottenere una borsa di studio per l’università grazie al football.
Hanno due personalità molto diverse. Uno è troppo cosciente di sé, l’altro si è sempre rifiutato di pensare al suo io.
Riusciranno a convivere in una piccola stanza durante l’ultimo anno di liceo?
Adam e Cullen sono due ragazzi quasi diciottenni, hanno alcuni punti in comune ma sono profondamente diversi: entrambi orfani, sono stati presi in affido dalla stessa famiglia ma Adam dopo molti anni è stato da loro adottato, mentre Cullen, arrivato da pochi mesi, non sembra adattarsi molto bene alla nuova famiglia. Il primo è ligio alle regole, studioso e un atleta con tanto di borsa di studio, mentre il secondo è dedito principalmente a feste e sesso, al punto di essere in cura per ipersessualità; non ha affetti e non segue regole ma è più che disposto a essere amico del nuovo compagno di stanza.
Cullen è gay e certo non lo nasconde, mentre Adam si dichiara etero, ma in verità non è interessato a nessun genere. Assiste prima impassibile e poi infastidito alle avventure del compagno di stanza, promiscue e casuali a volte al limite dell’azzardo e di un minimo di prudenza, ma nonostante questo l’iniziale diffidenza e insofferenza si trasformano in amicizia… anzi, Adam diventa una sorta di angelo custode, togliendo più volte dai guai l’intraprendente amico.
Vediamo così questi due ragazzi partecipare a feste “particolari” tra il sensuale e il ridicolo e a concerti scatenati, per poi dedicarsi alla ricerca di un lavoro per Cullen, possibilmente non al limite della legalità, senza dimenticare gli studi essendo entrambi a un passo dal diploma e con davanti le decisioni inevitabili per il dopo, l’università già pianificata per Adam e incerta per Cullen.
Ma è solo fatto d’amicizia il rapporto molto stretto che è nato tra loro? Cullen sembra attratto da Adam e lo provoca in molti modi, mentre quest’ultimo sembra sempre più irritato e geloso delle frequentazioni dell’amico, nonostante continui a respingere l’idea di essere gay e attratto da lui; mentre la situazione sembra in stallo, una lettera diretta a Cullen provoca uno scossone che destabilizza il ragazzo e spinge i due a un viaggio doloroso ma necessario che chiarirà dubbi e domande.
Del romanzo ho apprezzato soprattutto i protagonisti, forse non originali ma non scontati, in cui ci si può immedesimare; mi è piaciuto anche il personaggio di Paige, ragazza interessante e intuitiva, purtroppo più verso gli altri che verso la propria situazione; anche Tyler, compagno di squadra di Adam, aveva un buon potenziale ma l’autrice lo ha un po’ trascurato secondo me, avrei infatti gradito avere qualche dettaglio in più.
La trama può sembrare non molto originale, sono infatti presenti diversi elementi tipici degli YA, come l’ambiente scolastico americano, ma qui per una volta non è chiuso e omofobo come ormai di routine, e il gay for you è espresso in modo meno scontato che in altri romanzi letti; la lettura è stata piacevole e a tratti anche divertente, più orientata al romantico che alla sensualità, in ogni caso per me consigliato.