RECENSIONE IN ANTEPRIMA: “GABBIA” di Daniela Barisone e Juls Sk Vernet – 16 Giugno 2020
TRAMA: La vita di Lucio Ferrando, capitano dei carabinieri di una caserma alle porte di Milano, viene stravolta come quella di tutti dalla pandemia in corso. Bloccato a casa in quarantena, la sua vita si divide tra foto erotiche su Onlyfans del suo modello preferito xXUnicornXx e il suo bellissimo quanto insopportabile coinquilino, Raffaele, il quale non smette un attimo di parlare e non ce la fa proprio a lasciarlo stare.
Rinchiusi nel loro appartamento sui Navigli, i due dovranno per forza di cose imparare a convivere gomito a gomito. Come può Lucio finire la sua quarantena in pace quando l’unica cosa che vuole è scappare dalla propria attrazione nei confronti di Raffaele? Un racconto lungo ambientato a Milano durante la quarantena. In questa storia non ci sono morti o malattie.
Warning: linguaggio esplicito, scene di sesso esplicite, size kink, size gap
– Perché abbiamo vissuto tutti in gabbia per questi mesi –
Alzi la mano chi non si è ritrovato almeno una volta ad arricciare il naso alla parola “quarantena”! C’era bisogno di un libro ambientato proprio in questo periodo? Assolutamente sì! Prima ancora di parlarvene ve lo consiglio senza indugio perché è proprio ciò che ci voleva per prendere un po’ di respiro, per staccare un attimo e venire coinvolti da due adorabili sciocchi che sono sicura adorerete.
Come viene anticipato all’inizio del libro, questa storia è ambientata di proposito durante il periodo storico più particolare – e sicuramente drammatico – che varie generazioni si sono trovate a vivere: una pandemia globale, che ha raggiunto praticamente tutto il globo e che ha fatto sì che milioni di persone fossero messe in quarantena nelle proprie case, senza possibilità di uscire se non per questioni di estrema e assoluta necessità. Un evento che mai avremmo pensato di dover affrontare e che ha portato con sé tutto un altro modo di vivere, di pensiero, di vivere la socialità e che ci ha costretti per un bel po’ a dover passare il tempo da soli oppure spesso con persone con cui di sicuro non avremmo scelto di stare.
Questo è un po’ quello che succede a Lucio, capitano dei carabinieri, che dopo un piccolo tafferuglio da parte di alcuni colleghi, si trova messo in quarantena preventiva, insieme ad altri suoi colleghi, e scopre gioie e dolori della sua coabitazione con Raffaele, il suo coinquilino.
Una convivenza che non è per niente semplice, che però si trasforma ben presto in un tour de force di sesso piccante e disinibito tutto da leggere.
Una storia che sin da subito è frizzante e leggera, senza nessuna pesantezza, la scrittura è immediata e diretta e assolutamente piacevole, capace di sdrammatizzare senza eccedere.
Devo dare atto alle autrici che hanno colto nel segno e ci vorrebbero molte più storie di questo genere, piccanti, fresche, autoironiche, che fanno un gran bene.
Le ringrazio anche per aver trovato il modo di inserire una battuta che mi ha fatto un gran ridere e che ha trovato direi la sua giusta collocazione.
Conciu gli mise la tazzina in mano. «Beh, pure te hai una faccia bella allegra e sbattuta, capitano.»
«Beh, il viscido albume ci insegna che ogni cosa diventa bellissima se adeguatamente sbattuta e montata,» rispose in un impeto di stupidità.
Leggetelo perché ne vale assolutamente la pena.
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Tre libri sopra il cielo 