TRAMA: Dopo un’estate finita nel sangue, Colin e Max provano a rimettere insieme i pezzi della loro vita. La morte li ha resi assassini e complici, ma per la prima volta entrambi vedono nell’uomo che hanno di fronte un amico, qualcuno di cui potersi fidare. La Sierra però non è un luogo sicuro.
Dopo quella notte, Colin non riesce più a vivere nella sua stessa pelle, combattuto tra la voglia di scappare e una sete di potere che Baba è ben felice di alimentare.
Max invece, diviso tra il bisogno di fidarsi di qualcuno e la paura di affrontare i suoi sentimenti, si lascia tentare da un ricordo del passato, che si presenta sulla soglia di casa con un’offerta che non può rifiutare.
Tutto è pronto. La partita per la conquista di La Sierra ha inizio.
WARNING: Stupri, violenze di vario genere
Io questa recensione non la volevo proprio fare. Sembra un po’ ironico vero? Dovrei sprizzare energia da tutti i pori e buttarmi a capofitto in questa nuova avventura eppure in casi come questi ci si ritrova di fronte a storie che ci distruggono, ci sconvolgono a tal punto da spingerci a cercare una coperta e avvolgercisi dentro come Linus, singhiozzando e ignorando il mondo circostante.
È il caso di The Ruiner, un libro che sapevo mi avrebbe ferito, fatta a pezzi, ma non mi sarei mai aspettata così tanto. Il primo libro era per me già stata una sfida ma ero riuscita a vincere, ad arrivare alla fine indenne o quasi, piangendo come una fontana e lottando con le unghie e con i denti mentre questo… mi ha decisamente annientato.
I nostri protagonisti sono a pezzi, bloccati ormai in un mondo dal quale sentono che non potranno mai più scappare, quello che hanno fatto è grave ed è un macigno sulle loro coscienze. Un macigno per Colin, un uomo che è sempre stato solerte, ligio al dovere e pronto a sacrificarsi per la patria, mentre ora si trova a fare il criminale sputando sui propri principi e su tutto quello che riteneva giusto, ed è un macigno su Max, su un giovane che nonostante l’età ha visto l’inferno.
Due anime che non trovano riposo perché la guerra a la Sierra è appena iniziata ed è chiaro fin da subito che i tempi duri sono solo all’inizio e che nulla sarà mai come prima. Se la prima parte della storia era stata stravolgente e ricca di eventi, questa seconda lo è di più, non solo perché ci permette di vedere un ulteriore vicinanza tra i due protagonisti, così lontani e vicini allo stesso tempo, ma anche perché con un ritmo incalzante e allo stesso tempo lento e implacabile le autrici ci portano a conoscere nuovi dettagli della loro storia e a incontrare nuovi e vecchi volti.
Vorrei stare qui e spoilerarvi ogni singolo evento, raccontarvi pezzo per pezzo quello che succede e consolarvi fin da ora per tutti i traumi ma purtroppo non posso e non voglio, perché questo libro deve essere letto assolutamente. Ammetto di aver avuto un pochetto di riserve in un primo momento, il primo volume seppur intrigante mi aveva lasciato un briciolo di amaro in bocca per come erano stati trattati alcuni punti, primo fra tutti quello sulla famosa “talpa” alla quale era stata data poca importanza, tentando di mettere quasi goffamente una pezza con la novella pubblicata in seguito. Ero quindi un po’ timorosa, temevo di annoiarmi, e invece così non è stato.
La storia è straziante e ci porta ancora di più all’interno della follia umana, a percorrere quella disperazione che caratterizza gli esseri umani quando si trovano persi e smarriti, a seguire la storia di persone che non possono senza dubbio essere definite buone secondo i nostri canoni di giustizia ma che non possono neanche essere condannate perché troppo spesso vittime di un mondo crudele e spietato, un mondo che non fa sconti a nessuno, neanche agli innocenti, togliendo loro speranza, dignità e troppo spesso pure la vita.
La stile è curato e ci porta, con lentezza in alcuni punti e frenesia in altri, a percorrere la vicenda senza mai dimenticarsi di analizzare accuratamente la psicologia dei personaggi presentati. Mi rendo conto di aver detto poco o niente ma.. credo che dobbiate scoprire da voi quello che questo secondo capitolo ha da offrirvi. Inutile sottolineare la presenza di toni forti, di situazioni al limite della sanità mentale, di temi spinosi come stupro, violenze, droghe e malavita che la rendono, proprio come per il primo libro, una lettura sconsigliata ai più sensibili.
Consigliato insomma a voi che avete amato Colin e Max e che non volete abbandonarli al loro destino, a voi che avete lo stomaco abbastanza forte da affrontare la follia umana, a voi che siete degli esploratori sempre alla ricerca di un brivido o semplicemente a voi, che siete disposti a prendere la mia mano e continuare questo folle e disperato viaggio verso l’inferno e la crudeltà, rischiando di non tornare indietro tutti interi. Lo amo e… un po’ lo odio, ma proprio per questo ve lo consiglio.