TRAMA: Un gruppo di estranei si incontra a Ragazzi, un ristorante italiano a Sacramento, California, per una lezione di cucina che cambierà tutti loro. Le loro storie si intrecciano e in breve toccano uno la vita dell’altra e un po’ di magia tocca ognuno di loro.
Incontra Dave, il consulente che ha perso il suo partner; Matteo e Diego, la coppia che gestisce il ristorante; Carmelina, recentemente vedova; Marcos, un web designer che invecchia troppo per agganciare; Ben, un autore trans che scrive il Great American Novel; l’adolescente Marissa, cacciata di casa per essere bi; e Sam e Brad, una coppia inverno primavera, che non si sarebbe mai riunita senza un po’ di magia.
Tutti nella città sul fiume hanno segreti e i segreti prima o poi emergono, sempre.
Ci sono storie che avrebbero, con la loro semplicità e spontaneità, tutto il potenziale per coinvolgere anche il lettore più cinico, ma che ahimè non riescono nel loro intento perché si perdono in un bicchiere d’acqua. È purtroppo il caso di questo libro, un volume che ci appare molto semplice nella struttura, una storia di vita che potrebbe strappare più di un sorriso o uno spunto di riflessione, ma che rimane nell’ombra, sprecando una preziosa occasione.
Secondo me il problema di questo libro è che vuole raccontare non una ma tante storie, vuole presentarci molte vite, tutte diverse, tutte intricate, ma proprio per questo motivo si perde per strada, confondendo e non riuscendo a dare una forma e una struttura coerente alla narrazione.
È la storia di Matteo e Diego e del loro sogno di gestire un ristorante di successo, ma anche quella di Carmelina, donna dal grande cuore, di Marissa, un’adolescente che dopo essere stata cacciata dalla famiglia vive per strada sopravvivendo come può, di Marcos, un web designer un po’ casanova ma che sa quanto sia dura la vita a tal punto da porgere la mano a una ragazza bisognosa, della dolce coppia Sam e Brad, di Dave, un consulente che ha appena perso il suo lavoro e di Ben un aspirante scrittore alla ricerca della giusta ispirazione. Le loro sono storie diverse, sono persone diverse, ma che si incontrano per caso nella sognante e incantevole cittadina di River City, intrecciando le loro esistenze, diventando amici e preziosi confidenti.
Un romanzo corale quindi, caratterizzato da repentini salti tra i vari punti di vista, un libro dove i personaggi non sono senza macchia e senza paura, bensì semplici esseri umani ricchi di difetti ma anche di voglia di lottare, di continuare a vivere. Devo ammettere che ho trovato i personaggi molto interessanti, l’utilizzo dei POV e di capitoli molto brevi ci permettono di focalizzarci pienamente su di loro e ha permesso all’autore di delineare i loro caratteri, sottolineando con cura ogni pregio e difetto e permettendo di metterli a confronto, mostrandoci sempre un lato diverso della vita, un pregio che sicuramente mi ha permesso di arrivare fino alla fine della lettura.
Purtroppo non è tutto oro quello che luccica. Inizialmente la storia era stata creata per fare parte di una pubblicazione online a puntate, una pubblicazione su un blog e questa cosa si nota moltissimo. Se da una parte infatti c’è una cura maniacale per descriverci i personaggi e i luoghi, dall’altra troviamo storie che sembrano essere semplici slice of life, storie di vita che sono state raggruppate ma che una volta unite in un romanzo, nonostante i collegamenti tra i vari protagonisti, risultano fin troppo sconnesse tra loro. Nonostante i personaggi si conoscano e interagiscano, la sensazione che si prova è quella di leggere un blog a puntate in cui ogni capitolo è fin troppo scollegato dal precedente, portandoci ad esempio da un momento di tensione e con tanto di cliffhanger a uno completamente opposto e con un altro protagonista, ed è come se fossi costretto a guardare in contemporanea due film che si alternano ogni 10 minuti.
Non ha aiutato la scelta di arricchire troppo spesso il testo con lunghe descrizioni, soprattutto dei luoghi, descrizioni interessanti ma che talvolta risultano fin troppo dispersive e prolisse, rischiando di annoiare pure il lettore più attento. Vi è inoltre una mancata rilettura, una cosa che avrebbe giovato e impedito di storcere il naso trovando errori di battitura già alla seconda riga.
Quindi… cosa dire? La storia dei personaggi è sicuramente interessante, sono storie comuni e prive di colpi di scena da film di Hollywood e proprio per questo coinvolgenti, i personaggi sono ben curati e i luoghi ben descritti, ma ahimè, il testo è sì scorrevole ma troppo spesso ricco di refusi e con una narrazione di base, almeno per i miei gusti, fin troppo spezzettata e che poteva essere resa più omogenea, un libro insomma che poteva fare di più ma che non riesce a cogliere nel segno.
Non mi è dispiaciuto leggerlo ma devo ammettere che non mi sento di consigliarvelo, è una lettura che potrebbe piacervi se amate le storie molto descrittive e siete abituati alle pubblicazioni a puntate, in caso contrario e se cercate una storia più omogenea e armoniosa beh…. meglio lasciar perdere. Leggerò in futuro sicuramente altro dell’autore e spero di vederlo migliorare sempre di più, trovando magari in futuro una storia più intensa e meglio strutturata.