TRAMA: La dedizione e l’intelligenza hanno procurato a Blair Cummings un grande vantaggio nel Bureau. Il suo lavoro è impegnativo, ma gratificante, anche se non gli lascia molto tempo per la vita affettiva. Non che lui creda nell’amore, comunque. A trent’anni, non ha mai avuto una relazione a lungo termine a causa della sua incapacità di impegnarsi in qualcosa di diverso dal lavoro e dalla famiglia.
Nato in una famiglia i cui membri, per quanto odiosi, hanno un notevole successo, Howard Manning Tullor Junior è scappato così lontano dal suo cognome da finire tra le braccia di Satana in persona. La libertà ha un prezzo elevato, ma è quello che lui è disposto a pagare, mettendosi su un percorso che lo porta da un agente dell’FBI tranquillo e rilassante.
La loro attrazione è inaspettata e tutti sembrano accoglierla con favore. Blair ha finalmente trovato qualcosa per cui valga la pena lottare, ma Mannie, ancora perseguitato dai fantasmi del passato, si chiede se sarà mai capace di andare avanti. I due si stanno impegnando per il loro futuro, ma può una storia d’amore appena nata sopravvivere, quando passato e presente si scontrano?
In questo terzo e ultimo romanzo della serie ritroviamo l’agente del FBI Blair, che noi abbiamo conosciuto per lungo tempo con il nome di Kian e che, grazie proprio alla falsa identità di giovane studente, aveva potuto proteggere Taylor, scampato a una strage da bambino e ancora perseguitato. Purtroppo proprio a causa del suo alias ha dovuto tradire la fiducia del ragazzo, diventato nel frattempo suo miglior amico e lo ha tenuto per lunghi periodi lontano dalla sua affettuosa e unita famiglia.
Nel secondo romanzo si era imbattuto nel crudele serial killer Bruce, egocentrico seduttore di ragazzini che dopo averne abusato in vari modi, se ne disfava tramite il suo tirapiedi Tuan, e durante le indagini ha incontrato Mannie, uno dei sopravvissuti al mostro.
Mannie è nato in una ricca e facoltosa famiglia, il nonno è un famoso e temuto giudice, ma purtroppo nessuno si è mai preso cura di lui e anzi, abusi fisici e verbali gli hanno reso l’infanzia poco felice e l’adolescenza ancora peggiore quando si è scoperta la sua omosessualità, spingendolo così tra le braccia fatali di Bruce, un avvocato famoso amico di famiglia. Dopo anni di abusi e violenze è riuscito a fuggire e salvarsi, e a trovare aiuto e conforto grazie a una strana e amorevole famiglia, ma le indagini sul suo ex “amante” lo riportano indietro nel tempo, alle paure e ai timori del suo passato.
L’incontro tra i due uomini è decisamente un colpo di fulmine ma mentre Blair è pronto ad avere finalmente una relazione vera, dopo tante finzioni e con un lavoro che lo ha fino a quel momento completamente assorbito, Mannie è ancora provato nel corpo e nello spirito, nonostante gli anni passati e le cure ricevute.
Mannie non si sente pronto all’amore, sia fisico e che mentale, ma la dolcezza e la gentilezza di Blair riescono a creare una fessura nelle sue difese, rendendogli impossibile respingerlo, anzi, lo spingono a conoscerlo meglio e ad aprire il suo cuore al giovane agente; il percorso per riuscire ad amarsi sembra lungo e pieno di barriere, inoltre la famiglia di Mannie sembra voler interferire con la sua nuova vita; riusciranno i due uomini a rimanere uniti e avere fiducia in loro stessi e nel futuro?
Buon finale di una bella serie ma ammetto che il primo libro per me è sempre il migliore, più riuscito e intrigante; qui la trama è buona e interessante ma alla metà del romanzo l’intreccio ha perso un po’ il mordente dell’inizio e si è adagiata sulla storia d’amore e su un buon finale, ma per i miei gusti un po’ prevedibile.
Lettura piacevole, consigliato a chi ha amato i libri precedenti.