TRAMA: Tyler è un giornalista deluso dalla vita, con un passato tormentato da dimenticare e in cerca del suo posto nel mondo. Glen è in fuga da se stesso e sogna di diventare uno scrittore. In una fredda sera di gennaio, quasi per caso il destino lega indissolubilmente le loro anime. A volte, però, l’amore non basta e serve coraggio per affrontare le insidie della vita. In una New York magica e caotica, Tyler e Glen si amano, si odiano, si perdono e si ritrovano in un dedalo di grandi emozioni. Il colpo di fulmine non esiste è una toccante storia sull’amore queer, i sogni e le seconde possibilità della vita.
Purtroppo il colpo di fulmine tra me è il libro non c’è stato e cercherò di spiegare il perché. Lo spunto, pur non originale, non è male: due uomini diversi tra loro per età, esperienze, lavoro ma uniti dalla ricerca di un futuro migliore, sia professionale che sentimentale.
Tyler è un collaboratore di un giornale di gossip ma, nonostante i vari tentativi di diventare un vero giornalista, a quasi quarant’anni si trova deluso e sfruttato da una dura e insopportabile Alexandra, con il suo coinquilino Oliver come unico amico, pure lui sfortunato nel lavoro e in amore. Non è un uomo felice Tyler, tormentato da un passato difficile, ma nella seconda parte del romanzo ammetto di averlo quasi detestato, essendo sempre troppo preso da se stesso, a discapito di Glen, del suo ex Mick (che è riuscito a rendere quasi simpatico) e anche del suo amico Oliver.
Glen, l’altro protagonista, è poco più che ventenne, da qualche anno ha lasciato il suo paese di campagna ed è arrivato a New York con molti sogni che, purtroppo, non si sono realizzati: cambiare vita, fare amicizia e diventare uno scrittore, magari trovare anche l’amore, invece il suo presente è un lavoro di cameriere, una cotta per il suo capo e una grande amicizia con la complicata ma simpatica collega Cecil, sua complice e confidente.
L’incontro tra questi due uomini potrebbe essere una bella storia d’amore ma le bugie di entrambi complicano da subito le cose, nonostante tutti e due siano subito presi uno dell’altro; il timore di non piacere li spinge a manipolare la realtà per renderla migliore agli occhi dell’altro, con la logica conseguenza di creare fraintendimenti ed equivoci che distruggono qualsiasi relazione.
Mentre la riottosa Cecil sembra voler cedere alla corte di Oliver, Tyler non riesce ad aprirsi e a rischiare il tutto per tutto con Glen, rendendo quasi impossibile una relazione tra loro, messa a rischio anche da importanti svolte lavorative, e solo coraggio e molto amore possono far passare quest’impasse, ma ne saranno in grado?
La storia è discreta ma personalmente l’ho trovata poco credibile; una cosa che mi ha infastidito parecchio infatti è che più volte ho dovuto ripensare all’anno in cui si svolge la storia; i due protagonisti a volte sembrano due campagnoli dell’800, pudibondi e senza esperienza, catapultati in una città cosmopolita e piena di vita come New York, mentre in realtà sono due uomini dei giorni nostri, e non vorrei cadere nei luoghi comuni ma un po’ più di “vivacità” sessuale o anche sentimentale me l’aspettavo.
Personalmente ho trovato persino più interessante la seconda coppia Oliver e Cecil, perché come personaggi sono davvero intriganti, avendo l’autore arricchito di molti particolari la loro caratterizzazione, senza però dare una giusta chiusura delle loro vicende, ed è stato un peccato. Rimane un libro comunque gradevole da leggere senza pensieri.