Primo libro di una serie che prevedo interessante, questo romanzo ha una partenza un po’ lenta dove l’autrice presenta i vari personaggi, umani e divini, un poco alla volta (io avrei aggiunto anche un glossario con nomi e descrizioni, perché con i fantasy si fa un po’ fatica all’inizio).
Il fulcro del racconto è il Prescelto, il principe Kalahm, a cui la dea Gaia ha imposto una missione difficile e pericolosa, in un deserto lontano dal suo regno di Varaldien: trovare i due gemelli Evocatori della terra, semidei al suo servizio, per portarli nel regno dove dovranno generare (non sappiamo come) con il Re (che non conosciamo ancora) un erede che cambierà il destino dell’umanità.
Il gruppo di qualche centinaio di prodi guerrieri è capitanato dal Prescelto insieme ai suoi compagni più cari e fidati: la principessa Tara, giovane guerriera protetta dal valoroso Raven, compagno e amico ma forse non solo, il cugino Martien, oscuro e sofferente Evocatore delle tenebre, e Zoral, uomo strano e sfuggente.
Purtroppo ma prevedibilmente i due Evocatori sono prima stupiti poi contrariati dall’incontro con questi umani, ma mentre Lyah si arrende al volere della loro dea, Kyal non crede alle parole del principe e combatte ferocemente contro quelli che per lui sono empi rapitori. Il principe Kalahm comincia ad avere dei dubbi sulla missione affidatagli, sia per il pensiero rivolto all’affascinante e intrepido Kyal, sia per i suoi soldati, quasi tutti trucidati durante il viaggio, ma il suo ruolo di prescelto purtroppo sembra non dargli scampo.
Qualche personaggio sembra perso per sempre, altri sono risorti e altri sono nell’ombra, pronti alla vendetta o al salvataggio, gli Dei sono sfuggenti, pronti ad aiutare o a punire i nostri eroi che purtroppo dobbiamo lasciare sul più bello, speriamo non per molto.
Come dicevo la partenza forse è un po’ lenta ma poi prende vita e genera interesse capitolo dopo capitolo, fino a un epilogo molto intrigante. I personaggi sono molto interessanti e ottimamente sviluppati, anche se avrei preferito qualche approfondimento in più all’inizio (per esempio: all’improvviso un personaggio si trasforma in un cavallo ma io non l’ho capito, con mio grande sconcerto, se non dopo qualche paragrafo, grazie ai dialoghi tra lui e chi lo cavalca. Comunque sono originali e sorprendenti e tra tutti mi ha colpito Martien per il suo passato sofferente e il suo terribile presente, schiavo del suo oscuro potere, non vedo l’ora di leggere i suoi sviluppi futuri; un altro personaggio che mi ha colpito è Zoral, descritto solo in superfice come scherzoso, volgare e forse pazzo per le voci che afferma di sentire, ma con molte sfaccettature che solo verso la fine ci vengono in parte svelate.
Nel complesso un’ottima trama che sono curiosa di seguire nei prossimi romanzi, avventura e azione assicurate, personaggi molto interessanti, storie d’amore per ora solo accennate e di conseguenza scene di sesso praticamente inesistenti.
Consigliato a chi ama le saghe fantasy e d’avventura.