TRAMA: Nella Londra vittoriana, un investigatore privato trova la passione, il pericolo e l’amore di una vita mentre dà la caccia a un aristocratico perduto.
Sulle tracce del figlio segreto di un conte, l’investigatore Mark Braglewicz rintraccia la sua preda a teatro, mentre si esibisce come trapezista con la sorella gemella. Aggraziato, bellissimo, sfuggente e forte, Pen Starling è diverso da chiunque altro Mark abbia mai conosciuto in vita sua… ed è anche tutto ciò che ha sempre desiderato. Ma l’acrobata dalla lunga chioma ha un titolo nobiliare e una fortuna da rivendicare.
Pen non vuole vivere come un uomo, e men che mai come un nobiluomo. Il pensiero di essere ricco, titolato e sempre sotto i riflettori lo terrorizza. Gli piace la vita che sta vivendo adesso: i suoi giorni sul trapezio, le sue notti insieme a Mark. E non ha intenzione di farsi convincere ad accettare un titolo che potrebbe distruggergli l’anima.
Ma c’è un assassino che batte le nebbiose strade di Londra e la vita di Pen non è l’unica a rischio. Mark decide di costringere il riluttante erede a passare dal varietà al maniero di famiglia, per salvargli la pelle. Tradito dall’unico uomo di cui pensava di potersi fidare, Pen non vuole mai più rivedere il suo amante. Tuttavia, quando l’assassino va a cercarlo, Pen deve trovare un modo per perdonarlo… o potrebbe non vivere abbastanza a lungo da sentire le scuse di Mark.
Un erede sconveniente è il volume che chiude questa trilogia storica e avventurosa, dove la parte del mistero è ben mixata con quella romance e, lo devo ammettere, è forse quello che ho amato persino un pochino di più fra tutti.
Abbiamo già conosciuto Mark e Pen nei precedenti libri, perché la storia di ogni volume, pur avendo protagonisti diversi, si interseca con gli altri e la arricchisce, aggiungendo nuovi tasselli e informazioni.
Un punto bonus in questa storia è che, fino alla fine, non è chiaro come si dipanerà la matassa e come i nostri eroi potrebbero coronare la loro sofferta storia d’amore quando tutto sembra una scelta avversa e ineluttabile.
Mark e Pen sono una coppia originale e caratterialmente agli antipodi. Mark è un investigatore privato puntiglioso, metodico, “un quadro in bianco e nero” viene definito da chi lo conosce bene. Ama le donne e gli uomini, ama chiunque gli vada a genio, accettando con straordinaria semplicità le ‘stranezze’ che farebbero inorridire altri.
Pen è un famoso trapezista, un personaggio genderfluid, che non si sente completamente a suo agio nel proprio corpo di maschio ma, ugualmente, non si sente neppure solo donna. La sua condizione non-binaria è accettata e valorizzata nel suo ambiente dello spettacolo, dove vestire abiti non consoni per l’epoca e truccarsi fa parte di quel mondo e non è considerata una stravaganza inaccettabile, come potrebbe esserlo fra la casta dei nobili cui sembra destinato.
Pen è un quadro multicolore, un’anima che sta ancora cercando la ‘perfetta armonia tra corpo, mente e aspetto’, ma che incredibilmente trova in Mark un compagno pronto ad accettarlo e a sostenerlo, innamorato di lui per com’è nella sua straordinarietà.
Peccato che l’amore debba scontrarsi con la dura realtà, con scelte difficili e dolorose e con cause di forza maggiore.
Accanto ai protagonisti troviamo personaggi già conosciuti e ognuno dà il proprio contributo; finalmente il giallo delle morti misteriose trova la sua soluzione e le macchinazioni vengono rivelate, ma non vi dirò come: dovete scoprirlo da voi!
L’ho trovato un volume completo, piacevole da leggere e coinvolgente. Anche se molte cose si sapevano già, riscoprirle con gli occhi dei nuovi protagonisti è stato interessante.
La fusione tra azione e sentimento è equilibrata, sono presenti anche scene sensuali, non troppo descrittive ma consone alla trama e alla caratterizzazione dei personaggi.
Ne consiglio la lettura per completezza e, se non l’avete ancora fatto, suggerisco di leggere anche i precedenti libri.